1- CHE CI FACEVA IERI POMERIGGIO A LA7 LITTLE PONY MENTANA CON MARCO MILANESE? 2- NON DITE A TREMOLINO TREMONTI CHE IL SUO EX BRACCIO MALDESTRO NON CI STA A FARSI ROSOLARE COME UN CAPRONE ESPIATORIO ALLO SPIEDO E PREPARA LA RISCOSSA 3- NEI GIORNI SCORSI MILANESE HA TELEFONATO AI COSIDDETTI FRONDISTI DEL PDL, QUELLI CHE CRITICANO LA MANOVRA DI TREMONTI, PER RIVOLGERE PAROLE DI INCORAGGIAMENTO: “BRAVI RAGAZZI, ANDATE AVANTI COSÌ CONSIDERATEMI UNO DEI VOSTRI” 4- ALLA BASE DELLA “CONTROMANOVRA” DI MILANESE CONTRO IL SUO EX MINISTRO CHE L’HA SCARICATO, POTREBBERO ESSERCI ANCHE ALTRE MOTIVAZIONI. NON ULTIMA QUELLA DI REPERIRE CONSENSI IN VISTA DELL’APPUNTAMENTO FATALE: IL VOTO SULLA RICHIESTA DA ARRESTO AVANZATA NEI SUOI CONFRONTI DALLA PROCURA DI NAPOLI

1- DAGOFLASH
Ieri pomeriggio a La7 si aggirava per le redazioni Mentana con un ospite davvero sorprendente: Marco Milanese...

2- I BRAVI RAGAZZI DI MILANESE
Il congiurato per http://www.unita.it


"Bravi ragazzi, andate avanti così consideratemi uno dei vostri». Quasi non ci credevano i cosiddetti frondisti del Pdl, quelli che criticano la manovra di Tremonti, quando si sono sentiti rivolgere parole di incoraggiamento da Marco Milanese, braccio destro del ministro dell'Economia fino a poche settimane fa.

Poter contare sul suo sostegno nell'opera di contestazione alle politiche economiche di via XX Settembre costituisce sicuramente un successo, della serie «se lo dice lui». Al di là dei contenuti della manovra, però, alla base della scelta di campo annunciata telefonicamente da Milanese ai suoi colleghi di gruppo potrebbero esserci anche altre motivazioni.

Non ultima quella di reperire consensi in vista dell'appuntamento più importante: il voto sulla richiesta da arresto avanzata nei suoi confronti dalla procura di Napoli. Presentarsi a quell'appuntamento come l'uomo politicamente più vicino a Tremonti, cioè il ministro che tra i banchi del Pdl gode del tasso di popolarità più basso, potrebbe essere rischioso.

Perché se nel caso di Alfonso Papa fu prevalentemente la Lega a fare la differenza a favore delle manette, con Milanese di fronte ad un eventuale voto segreto potrebbero essere proprio i malumori sedimentatisi nel Pdl nei confronti del superministro a sgranare la compattezza della maggioranza, unendosi ai mal di pancia dell'area della Lega guidata da Maroni.

L'esame della domanda di carcerazione preventiva riprenderà mercoledì prossimo presso la giunta per le autorizzazioni a procedere di Montecitorio, dove prima del voto ci sarà l'esame delle nuove carte inviate dagli inquirenti partenopei e relative ai movimenti effettuati sulle sue cassette di sicurezza prima della richiesta di perquisizione delle stesse( oltre all'audizione dello stesso deputato)

L'appuntamento cruciale sarà però quello del voto in Aula, dove il 20 settembre verrà adottata la decisione definitiva sulla sussistenza o meno del fumus persecutionis nei suoi confronti.

 

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