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URSULA, FAI RETROMARCIA: TE LO CHIEDE IL PPE - IL PARTITO DELLA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA "SFIDUCIA" VON DER LEYEN SUL GREEN DEAL: "L'OBIETTIVO DI PORRE FINE ALLE VENDITE DI AUTO CON MOTORE A COMBUSTIONE INTERNA ENTRO IL 2035 SEMBRA PIÙ IRREALISTICO CHE MAI" - IL PARTITO POPOLARE POTREBBE DIALOGARE CON LIBERALI, CONSERVATORI E SOVRANISTI PER SCHIERARSI CONTRO LA POLITICA "GREEN" VOLUTA DALLA VON DER LEYEN, CHE NON INTENDE TORNARE SUI SUOI PASSI...
The goal of ending combustion engine car sales by 2035 seems more unrealistic than ever.
The forthcoming 2035 ban on internal combustion engines should be reversed to reflect technological neutrality.
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— EPP Group (@EPPGroup) March 2, 2025
Estratto dell'articolo di Emanuele Bonini per "La Stampa"
URSULA VON DER LEYEN - FOTO LAPRESSE
Motori indietro tutta: la strategia Ue per la mobilità pulita va riconsiderata, e resa davvero a prova di industria. Il partito popolare europeo (Ppe) torna a fare pressioni su Ursula von der Leyen, nel momento in cui la presidente della Commissione europea incontra le imprese del comparto auto per il dialogo strategico sul futuro del settore.
L'incontro di oggi dovrebbe servire a migliorare il piano d'azione atteso per mercoledì (5 marzo) e già oggetto di critiche per assenza di misure atte a scongiurare crisi di produzione che aprono nuove fronde interne al partito di Von der Leyen. «L'obiettivo di porre fine alle vendite di auto con motore a combustione interna entro il 2035 sembra più irrealistico che mai», il monito del gruppo del Ppe nel Parlamento europeo, che suona di fatto come sfiducia nei confronti del capo dell'esecutivo comunitario.
GREEN DEAL - COMMISSIONE EUROPEA
Il divieto di continuare a produrre auto come fatto finora «dovrebbe essere revocato per riflettere la neutralità tecnologica», il suggerimento per una Commissione fin qui poco disposta a fare marcia indietro. Il Ppe ha già prodotto e approvato un documento di partito e di gruppo per chiedere correttivi considerati come adeguati per rispondere alle esigenze di sostenibilità senza mettere a rischio l'automotive a dodici stelle.
Si torna perciò a chiedere di abbracciare la possibilità di motori a scoppio alimentati da carburanti sintetici e bio, così da avere più soluzioni a disposizione per il cambio di passa a zero emissioni. Una proposta che oltretutto fa il gioco dell'Italia, che si batte proprio per i biofuels e che per questa ragione ha osteggiato l'agenda europea per l'auto, almeno fino a oggi.
URSULA VON DER LEYEN - FOTO LAPRESSE
[…] I socialisti (S&D) hanno fatto del mantenimento dello stop dei motori a combustione interna dal 2035 un impegno imprescindibile per l'alleanza di questa legislatura. Meno complicato ragionare con i liberali, comunque fedeli al Green Deal, ma con richieste meno perentorie dei socialisti sullo stesso tema. Considerando che nell'Aula un'ampia parte dei conservatori (Ecr) e dei sovranisti (PfE) è già schierato contro il divieto varato la scorsa legislatura, un convincimento dei liberali produrrebbe i numeri necessari per nuove maggioranze a sostegno di revisioni legislative.
Von der Leyen non deve però rispondere all'assedio del suo partito, deve innanzitutto offrire garanzie ai produttori, a cominciare da Acea, l'associazione dei produttori europei di cui fa parte anche Stellantis, e Anfia, l'associazione italiana di filiera. Bruxelles continua ancora a puntare troppo solo sull'elettrico, non cancella le multe previste per chi non rispetta gli obiettivi di riduzione di emissioni di gas a effetto serra.
GREEN DEAL - COMMISSIONE EUROPEA
Mancano in sostanza le misure considerate «essenziali» dall'industria e anche dal Ppe, le cui pressioni pre-tavolo strategico non sono casuali. A Von der Leyen si chiedono risposte già oggi, con il dialogo da lei stessa voluto, e ancor più con il piano d'azione di mercoledì nella versione aggiornata. Altrimenti il suo partito, che già è sul piede di guerra, la guerra potrebbe fargliela sul serio.
Von der Leyen sa che cedere vorrebbe dire ammettere di aver sbagliato nel corso del suo precedente mandato. Preferisce perciò tralasciare il confronto politico per concentrarsi su quello con l'industria. Con Parlamento e Consiglio ha già raggiunto accordi, di cui la messa al bando dei motori a combustione interna dal 2035 è espressione tangibile. […]
GREEN DEAL - COMMISSIONE EUROPEA
ursula von der leyen giorgia meloni - foto lapresse
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