“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL…
Estratto dell’articolo di Tommaso Ciriaco per “la Repubblica”
Lo spettro di Matteo Salvini lo insegue fin dentro il salone dei ricevimenti della Casa Bianca. «Che garanzie puoi dare?», domanda Donald Trump a Giuseppe Conte, ricordando il filo che lega il Carroccio alla Russia. «E sulle sanzioni a Mosca, state con noi?». Ancora Salvini, ancora quel filoputinismo che allarma gli alleati. L' amministrazione americana vuole sapere se è vero, come iniziano a pensare gli analisti e i diplomatici a queste latitudini, che il ministro che fa la guerra agli immigrati rischia di diventare «premier tra un anno», inclinando verso Est il tricolore.
The Donald, che coltiva un dialogo parallelo con Putin, ne fa soltanto una questione di sfere d' influenza. […] Conte all' inizio timido, quasi fuori posto. Poi spregiudicato, con la passione dichiarata per il tycoon che si è preso il mondo. «Caro Donald, sei un negoziatore terribile!». Sorride, incassa complimenti per la barriera anti-immigrati. La verità è che intende proporsi come un avversario dell'establishment, un mini Trump disposto anche a rinnegare le battaglie dei suoi vicepremier per ottenere questo riconoscimento. E quindi via libera al Tap. Nessuna trincea sul progetto degli F35, sebbene i grillini avessero promesso il contrario. Addirittura un plauso agli Stati Uniti che vogliono tagliare il budget da riservare alla Nato, sfidando l' Unione europea.
[…] Il profilo ingombrante del vicepremier torna in tutte le riunioni preparatorie degli sherpa. […] «Qual è la linea dell' Italia? E i rapporti con la Russia?». In altri termini: Salvini conquisterà Palazzo Chigi per spostare verso Putin il baricentro? […]
[…] Conte […] vuole offrire a Trump l'Italia, anche a costo […] di destabilizzare ancora Angela Merkel e dare battaglia a Emmanuel Macron. […] Il menù politico […] è sempre lo stesso: cosa può ottenere Roma in cambio della destrutturazione soft dell'Europa perseguita da Trump? Visibilità politica, riconoscimento della sua "leadership". Ma a che prezzo? Scontentare soprattutto i cinquestelle, inimicarsi mezzo continente. Ma è la Russia il vero scoglio.
i no tap contro il gasdotto in puglia 6
[…] sul gasdotto Tap, il presidente Usa non vuole sentire ragioni perché è un' opera che ridimensionerà Mosca. Magari il premier sposterà di qualche metro l' approdo del condotto. E prometterà di proteggere gli ulivi secolari. Ma ammette che è un' opera strategica e va portata a termine. […]
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