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''VOTO LA FIDUCIA AL GOVERNO SOLO CON FASSINA ALL'ECONOMIA''. LE DICHIARAZIONI DI PARAGONE SONO ORMAI UN GENERE LETTERARIO, TRA LA FANTASCIENZA E IL GONZO-JOURNALISM. SONO L'INSERTO SATIRICO DEI QUOTIDIANI CHE LE OSPITANO. ''GRILLO È TROPPO VISIONARIO PER SEGUIRE IL GIORNO PER GIORNO. QUANDO È COSÌ PUOI ANCHE FARE UNA RIUNIONE COME QUELLA A MARINA DI BIBBONA, LUI È UNO CHE VEDE LONTANO''
Martina Cecchi de' Rossi per ''la Stampa''
Senatore Gianluigi Paragone, la trattativa con il Pd si è sbloccata. Voterà la fiducia a questo governo?
«No. Se il M5S riterrà che un' eresia di fondo ci possa stare e la tollererà, sarò contento. Se mi si dice che questo voto sarebbe contrario a tutte le regole me ne andrò al gruppo misto, fino all' approvazione della Legge di bilancio, che voglio vedere come sarà».
Poi passerebbe alla Lega?
«No. Il verbo ritornare non è riferito alla Lega ma al giornalismo. Tornerei a fare il mio mestiere, come Gruber, Santoro, Polito, Scalfari».
GIANLUIGI PARAGONE RENZI BOSCHI
Nell' accordo potrebbero rientrare importanti riconferme per il M5s al governo. E magari si trovano anche convergenze sul programma.
«Non voto la fiducia a questo governo a meno che non entrino Stefano Fassina o Emiliano Brancaccio al ministero dell' Economia. Dobbiamo dare il segnale di aver capito la lezione: al centro deve esserci il popolo e il lavoro, non l' Europa della finanza».
A proposito di lavoro: sul salario minimo ci sono già state convergenze in Senato tra M5s e Pd.
«Il Pd è il partito delle élite e i lavoratori lo hanno già detto, un anno fa. Quello è un partito dei fichetti che abitano in centro, non ha le periferie nei radar. Per questo il M5S ha preso una valanga di voti alle politiche».
E con questo accordo rischia di perderne ancora?
«Il rischio c' è».
E quello che il Movimento si spacchi e imploda? Ieri Di Battista è stato di nuovo molto duro sul possibile accordo.
«Cosa accadrà adesso non lo so, a me interessa cosa succede nel Paese: abbiamo detto che le politiche dei governi passati hanno raddoppiato i poveri a 5 milioni. Io ci credevo e per questo non posso allearmi con chi ha fatto politiche sciagurate. Il Pd è una sciagura».
Di Maio è incoerente?
«Non è Di Maio il primo attore di questo accordo. Sono altri. Soprattutto nel M5S. Di Maio ha fatto convergere i voti della Lega sul reddito di cittadinanza e il decreto dignità e il Pd votava contro».
C' è chi conduce partite personali, nel Movimento?
«Non partite personali, ma politiche. Ma c' è una strada di coerenza».
Ha prevalso la linea di Grillo, soprattutto su Conte?
«Ma Grillo ha una visione alta della società, si capisce anche dal suo post di ieri».
Però ha riunito i vertici a casa sua, a Marina di Bibbona.
«Grillo è troppo visionario per seguire il giorno per giorno. Quando è così puoi anche fare una riunione come quella a Marina di Bibbona, lui è uno che vede lontano».
Ci sono i margini perché non si chiuda questo accordo e si riapra alla Lega?
«Non credo, la trattativa è molto avanti. Qualora dovesse saltare e non si andasse al voto, io riprenderei l' interlocuzione con la Lega, con le persone con cui abbiamo fatto le cose finora».
gianluigi paragone
gianluigi paragone emilio carelli
stefano fassina
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