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ABODI & MELONI, GIU’ LE MANI DAL TENNIS – RENZI ABBRUSTOLISCE IL MINISTRO PER LA SUA ASSENZA A WIMBLEDON (“VUOLE RESTARE A CASA? NON VEDIAMO L'ORA DI MANDARCELO DEFINITIVAMENTE INSIEME A TUTTO IL GOVERNO”) MA L’OBIETTIVO E’ L'INGERENZA DEL GOVERNO MELONI, TRAMITE “SPORT E SALUTE”, NELLA GESTIONE DELLE ATP FINALS (UNA VERA MINIERA D’ORO DA 503 MILIONI DI EURO): “ABODI E I SUOI SGHERRI METTANO GIÙ LE MANI DALL'ORGANIZZAZIONE DELL’EVENTO DI TORINO” - MERLO: “NON C’ERANO LE ISTITUZIONI? MEGLIO COSÌ. LA POLITICA, SI SA, ARRAFFA LE VITTORIE SPORTIVE E, DUNQUE, MENO CERIMONIE DI APPROPRIAZIONE INDEBITA VEDIAMO, MEGLIO STIAMO"

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Dalla rubrica delle lettere di “Repubblica” 

matteo renzi gioca a tennis

 

Caro Francesco, a Wimbledon c'era il mondo del glamour, i reali inglesi, il re di Spagna… ma a rappresentare le istituzioni dell'Italia, che ha vinto, c'era solo l'ambasciatore. Perché? 

Roberto Tammiso, Monteverdi Marittimo  

 

Risposta di Francesco Merlo 

A me pare che sia andata meglio così. La politica, si sa, arraffa le vittorie sportive e, dunque, meno cerimonie di appropriazione indebita vediamo, meglio stiamo. 

 

Tra i meriti di Sinner, un campione così evidentemente italiano antitaliano (che è l'italiano migliore) c'è quello, italianissimo, di avere pianto con la mamma, e quell'altro, antitaliano, di non essersi (ancora) esibito in interviste logico filosofiche, comizi politici, prediche ambientaliste, e insomma nel solito fuori misura sottoculturale del cretino cognitivo che benissimo si acquatta nello sport. 

 

ABODI PREFERISCE LA DOMENICA A CASA RENZI: GIÙ LE MANI DALLE ATP FINALS 

Paolo Brusorio per “la Stampa” - Estratti

 

ANDREA ABODI AL QUIRINALE PER IL GIURAMENTO

All'italiana. Come sempre. Neanche il tempo di scrivere il nome di Jannik Sinner nell'albo d'oro di Wimbledon e di far tornare a palazzo la principessa e il principe del Galles che da noi volano gli stracci. La miccia: l'assenza in tribuna del rappresentanti del governo per la finale del torneo di tennis più prestigioso del mondo. Il botto: l'ingerenza governativa nella gestione delle Atp Finals, il torneo tra i migliori otto giocatori al mondo che fino a quest'anno (dal 2021) si svolge a Torino e che l'Italia si è, anzi sarebbe aggiudicata per il quinquennio successivo. Quando il condizionale è il problema. 

 

Il polverone si alza domenica sera: a Londra a rappresentarci c'era solo il nostro ambasciatore. Significativo deserto soprattutto se paragonato alla presenza del re Felipe di Spagna che già al Roland Garros sedeva in tribuna d'onore (a Wimbledon si chiama Royal Box) per sostenere Carlos Alcaraz.

 

MATTEO RENZI - ASSEMBLEA NAZIONALE DI ITALIA VIVA A GENOVA

Accusati spesso di salire sul carro del vincitore, i nostri rappresentanti stavolta non sono saliti nemmeno sull'aereo. Diciamo che l'assenza più rumorosa è stata quella del ministro dello sport Andrea Abodi: messo alle corde dai social, Abodi si è giustificato così: «Mi spiace che non ci fosse nessuno a Londra a tifare Sinner, ma a volte anche i ministri hanno bisogno di stare in famiglia».

 

Lo dice a "La politica nel pallone" e le sue parole ci impiegano poco a far saltare il tappo. Reazioni varie e poi lo smash di Matteo Renzi che su X attacca pesantemente il ministro: «Abodi ha detto che non è andato a Wimbledon per stare con la famiglia. Un ministro dello Sport che non va a un evento del genere, storico per il nostro Paese, si rende ridicolo. Vuole restare a casa? Non vediamo l'ora di mandarcelo definitivamente insieme a tutto il governo». 

 

(…) A Renzi poi viene facile cogliere la pallina al balzo: «Visto che questo governo sembra disinteressato ai risultati del tennis, spero che a maggior ragione dopo la vittoria di Sinner, Abodi e i suoi sgherri mettano giù le mani dall'organizzazione dell'Atp Finals di Torino. Altrimenti siamo al paradosso che non vanno a Wimbledon e poi pretendono di esautorare chi conosce il tennis e l'ha fatto crescere come la federazione guidata da Angelo Binaghi». 

 

marco mezzaroma giorgia meloni

Che cosa è successo? Il governo, tramite Sport e Salute, il braccio operativo che gestisce lo sport italiano, ha capito che le Atp Finals sono una miniera d'oro (l'impatto economico dell'edizione 2024 è stato di 503 milioni) e di consensi e che valesse la pena mettersi al petto questa medaglia. Ergo, ecco sfornato un decreto legge in base al quale si costituisce una nuova Commissione tecnica e di gestione: Federazione italiana tennis e padel (ente privato) guidata da Angelo Binaghi e Sport e Salute (pubblico). Novità non gradita all'Atp che tramite il suo presidente, l'italiano ex tennista Andrea Gaudenzi, ha chiesto chiarimenti alla Fitp.

 

Il succo è: abbiamo stipulato un contratto con voi per i prossimi cinque anni e adesso potremmo trovarci a trattare con un nuovo soggetto e a maggioranza pubblica. Un ente privato - è il concetto di Atp - garantisce continuità, competenza e velocità decisionale. In una parola indipendenza. Con di mezzo il governo, che in Finanziaria ha stanziato un contributo di 19 milioni all'anno per i prossimi cinque anni, le regole d'ingaggio non sarebbero più così definite e magari neanche definitive. 

 

ANDREA ABODI AL QUIRINALE PER IL GIURAMENTO

L'Atp attende una risposta e si riserva di prendere strade diverse, anche di togliere all'Italia e a Torino l'organizzazione dell'evento. Binaghi sta tra due fuochi, la Fitp gode di ottima salute finanziaria (oltre che tecnica) ma con Sport e Salute, proprietaria del Foro Italico, ha messo in piedi fior di progetti. 

 

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