DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA…
Mirko Graziano per gazzetta.it
Bonucci parla a 48 ore da “una gara molto importante, che dobbiamo vincere. Dentro o fuori? Poco ci manca... A me la Nations League piace, non sono d’accordo con Klopp. E’ un torneo che ti permette di giocare per i tre punti, dà quindi stimoli importanti. E speriamo che la pensino così anche i tifosi, perché è bello vedere gli stadi pieni, sempre”. Ecco Leo leader: “Perdere o anche solo pareggiare mi fa rosicare. E prendere sempre gol è un problema. Dobbiamo riuscire a esser equilibrati, a tenere alta la concentrazione.
Ci vuole poi più cattiveria là davanti. Quando si arriva ai venti metri bisogna saper fare male agli avversari e non accontentarsi di essere arrivati lì. Mercoledì siamo stati belli ma poco cinici. Detto questo, i passi avanti in generale sono evidenti. E credo che il mister riproporrà lo schieramento coi tre attaccanti di movimento”. A livello di singoli piovono complimenti per Bernardeschi e Barella: “Federico l’ho lasciato ragazzo un anno fa e l’ho ritrovato oggi un uomo che farà parte per tanti anni della Juve e che sarà uno dei giocatori più importanti della Nazionale. Barella è un leader giovane, a Cagliari trascina da solo una squadra intera...”.
LEO POLITICO — La politica parla di calcio al punto zero, “ma al punto zero ci eravamo già un anno fa - continua Bonucci - e da allora non è cambiato niente. Anzi, forse le cose sono peggiorate. Spero che con l’elezione del nuovo presidente federale si cominci a vedere del buono. Serve una riforma limpida che migliori il calcio italiano. Che richieste farei? Regole ferree e certe.
Faccio un esempio, e tiro in ballo la Viterbese, squadra della mia città: oggi, e siamo a metà ottobre, la Viterbese appunto non ha ancora giocato una gara, e non è una cosa normale. Serve una riforma importante”. E sull’Aic che non si schiera, “dico che l’intenzione è quella di stimolare i futuri vertici a mettere i calciatori al centro del progetto. Abbiamo fiducia, la nostra posizione non significa che non siamo con il futuro presidente”.
CRISTIANO RONALDO — Caso Ronaldo: “In settimana l’ho visto tranquillo e sereno, e non sta a me commentare e giudicare certe vicende personali. Parlo del giocatore e dico che è un valore aggiunto per noi, sia in campo sia fuori. E’ stimolante ed esaltante vedere un cinque volte Pallone d’Oro allenarsi con la cattiveria di chi deve ancora arrivare. Non molla un centimetro e ti ispira a fare lo stesso”. Leo è felice di essere tornato alla Juve (”provo una sensazione di benessere”), ma trova il modo di regalare comunque una carezza al Milan, in occasione dell’imminente derby: “Spero in una grande partita. Sono un doppio ex, ma se devo scegliere dico Milan: in rossonero ho lasciato amici veri e un grande allenatore”.
L’EX CT — Chiusura dedicata a Ventura: “Sono felice che sia tornato ad allenare. A lui posso solo dire grazie, con lui sono di fatto nato, a Bari. Dopo la Svezia c’è stato un gioco al massacro con il c.t., le colpe andavano divise. Però non so a cosa si riferisca quando dice di essere stato delegittimato dopo Spagna-Italia. Noi giocatori siamo sempre stati a completa disposizione: prima, durante e dopo Spagna-Italia”.
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