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LA SUPERGA BRASILIANA - NEL DISASTRO AEREO IN COLOMBIA SI SPEZZA IL SOGNO DELLA CHAPECOENSE, LA SQUADRA SCOMPARSA PRIMA DI DIVENTARE FAMOSA - SI SALVANO IN TRE, AL PORTIERE FOLLMANN VIENE AMPUTATA UNA GAMBA - “ANDIAMO RAGAZZI COMINCIA IL VIAGGIO. ALLA GRANDE!”, L’ULTIMO VIDEO POSTATO SUI SOCIAL DALLA SQUADRA

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Monica Colombo per il “Corriere della Sera”

 

Era considerata la sorpresa, un Sassuolo del Sudamerica.

Una squadra con soli 43 anni di storia alle spalle capace di scalare tutte le categorie per piombare nel 2014 nell' equivalente della nostra Serie A. Era in volo per coronare l' ultimo sogno, disputare la finale della Copa Sudamericana (equivalente all' Europa League) contro l' Atletico Nacional.

 

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Lo schianto a 50 km da Medellín ha trasformato il finale della favola in una tragedia, una trama così densa di eccessi, di euforia e disperazione allo stesso tempo, sulla quale Osvaldo Soriano avrebbe potuto scrivere un racconto «triste, solitario y final».

 

La Chapecoense è scomparsa prima di diventare famosa, lasciando il proprio nome sugli almanacchi. Nell' ultimo video postato sui social dalla squadra, l' euforia è palpabile: «Andiamo ragazzi, comincia il viaggio. Alla grande!».

 

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Si sono salvati in tre, Helio Hermito Neto, un difensore, il suo collega Alan Ruschel che ai primi soccorritori arrivati sul posto ha chiesto: «La mia famiglia, i miei amici, dove sono?», e Jackson Follman che quando cresceva nel settore giovanile nel Gremio aveva come compagno di squadra Rodrigo Ely, oggi al Milan. «Non ho avuto il coraggio di chiamare né lui né la sua famiglia. Mi sono tenuto informato grazie ad amici comuni, con i quali abbiamo condiviso gli anni del convitto quando ero un adolescente.

 

Ho perso due amici, Dener e Matheus Biteco a cui sono legato da ricordi bellissimi di quando eravamo ragazzini.

Avevamo smesso di sentirci ultimamente, ma seguivo la loro vita attraverso Instagram. La Chapecoense è una piccola squadra, senza titoli alle spalle, ma che stava rapidamente crescendo. Sono sconvolto».

 

Tra i sopravvissuti c' è anche Claudio Vinck Neto, l' anno scorso a Verona, con due presenze e un gol in Coppa Italia: semplicemente non era nella lista dei convocati. «Che fortuna vorrei dire. Sono rimasto tutta la giornata nello spogliatoio dello stadio a seguire in tv l' aggiornamento delle notizie.

Qui fuori è pieno di tifosi e siamo tutti molto tristi. L' ho scoperto perché alle 5 del mattino ho ricevuto una telefonata.

"Dove sei?". Così ho saputo.

 

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L' ultimo contatto con i compagni l' avevo avuto prima del loro decollo attraverso la chat di WhatsApp dove scrivevano che per motivi imprecisati avevano fatto scalo in Bolivia. Non mi ero preoccupato perché anche in passato in viaggio per una partita ci fecero fermare ad Acri. In città c' era grande festa per questa finale, ora tutti piangono».

 

Romulo rispetto a Vinck ha fatto il percorso inverso. Nel 2009 era alla Chapecoense, dal 2013 (con la parentesi di una stagione alla Juventus) veste la maglia del Verona. «È stato bello giocare in una società organizzata un po' come la mia squadra attuale. Anche la Chapecoense ha una tifoseria spettacolare, una delle più belle del Brasile. Conoscevo tanti passeggeri dell' aereo, tra giocatori, dirigenti e giornalisti.

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Con molti di quei ragazzi avevamo conquistato la finale del campionato Catarinense. E ora, pur non essendo tra i club più importanti, avevano raggiunto una finale ambita. Oggi è un giorno molto triste».

Fra i miracolati anche Matheus Saroli, il figlio del direttore tecnico del club: non era a bordo perché aveva dimenticato il passaporto.

 

TRAGEDIA CHAPECOENSE, AMPUTATA LA GAMBA DESTRA AL PORTIERE FOLLMANN

Da gazzetta.it

 

Il dramma della Chapecoense, vittima della sciagura aerea nella notte in Colombia, sembra non avere mai fine. L'ultima, pessima notizia riguarda il portiere Jakson Follmann, uno dei tre giocatori sopravvissuti all'incidente aereo. L'estremo difensore brasiliano, di soli 24 anni, ha subito l'amputazione della gamba destra.

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I medici dell'ospedale colombiano Ximena Suárez, dove il giocatore è ricoverato, hanno fatto sapere che Follmann si trova in terapia intensiva e che le sue condizioni adesso sono stabili. Gli stessi rappresentati della struttura hanno reso noto in un comunicato che è stata la famiglia del giocatore a voler rendere pubblica la notizia dell'amputazione dell'arto.

 

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GLI ALTRI SOPRAVVISSUTI — Oltre a Follmann, solo altri 5 passeggeri sono riusciti a sopravvivere alla tragedia. Due sono giocatori della Chapecoense: si tratta del terzino sinistro Alan Ruschel (27 anni, vittima di una "frattura della 10ª vertebra e di una lesione spinale") e del difensore Helio Zampier Neto (31, che versa in condizioni molto gravi, a causa di "un trauma cerebrale e fratture esposte degli arti").