DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Jannik #Sinner il più bono di tutti , niente da fare pic.twitter.com/SIKmaP4cnd
— ; (@itsuniversity) July 1, 2022
Antonello Guerrera per “la Repubblica”
No, a Wimbledon non è stato "nessuno", bensì un implacabile Jannik Sinner ad abbattere il ciclope John Isner, 37 anni e 2,08 metri. Che con i suoi soliti siluri - ieri 24 - ha battuto il record di ace della storia del tennis: 13.748 totali, scalzato il croato Ivo Karlovic.
Ma è solo polvere di stelle mai nate. Perché, tatticamente, è stato Sinner il vero gigante.
Ha accecato il Polifemo della North Carolina con agilità e astuzia. Però non è stata un'odissea: 6-4, 7-6, 6-3, in sole due ore e venti. Domani gli ottavi per Jannik, alla sua seconda partecipazione, contro l'altro diamante della nuova generazione: Carlos Alcaraz, 19 anni, presunto "nuovo Nadal", che ha camminato sul tedesco Oscar Otte (6-3, 6-1, 6-2). Intanto, ieri il 20enne altoatesino è stato tatticamente perfetto.
Da fondo campo ha tempestato l'americano e la sua lignea agilità: una centrifuga di lungolinea, palle corte, slice e volée controtempo. Isner, semifinalista a Wimbledon nel 2018, è stato ubriacato dalla classe di Sinner. Steccate goffe, risposte spaurite, 34 errori non forzati contro 18, tic e mimo statuari dopo errori da Absolute Beginners, direbbe David Bowie. Qualche insulso americano sugli spalti inizia a prenderlo in giro, sfottendolo come un bambino, con quel cappellino bianco girato: "C'mon Johnny boy!". Vento di imbarazzo sul campo n.2.
Incontriamo Isner dopo il match. Rassegnato, ma estasiato da Jannik: «È straordinario. Forse avrei dovuto essere più aggressivo. Ma da fondo campo è un mostro, mi ha distrutto. Tra 4 o 5 anni diventerà uno dei più forti al mondo. O anche prima».
Sinner, invece, ha raffreddato i suoi bollori giovanili, catalizzando l'ambizione in un tennis di essenziale spietatezza. A Inser ha strappato due break e un minibreak, in cambio non gli ha concesso nemmeno un'occasione per strappargli il servizio. Ha fatto persino più punti di "Johnny boy" sulla prima battuta (81% contro 75%).
«Se sono contento di essere agli ottavi? », commenta Sinner, «beh certo! Il mio obiettivo iniziale era vincere almeno una partita sull'erba Ora sto acquisendo sempre più fiducia, anche per i tifosi italiani che mi sostengono qui a Wimbledon. Sarà una grande sfida con Alcaraz. Non vedo l'ora».
Vola questa favola italiana, con ali sempre più mature. A sera chiediamo ad Alcaraz che cosa pensa di Sinner: «Abbiamo un buon rapporto, siamo i più giovani agli ottavi, tra noi c'è una bella rivalità. Sarà difficile, ma io mi diverto sempre. E per me ogni match è una guerra». Dopo Polifemo, ora tocca a voi, giovani titani. Ma questo è solo il secondo tempo di Italia-Spagna. Prima, oggi al Centrale, Lorenzo Sonego dovrà sfidare un altro colosso, anzi Sua Altezza Rafa Nadal.
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