sinner clerici tommasi

IL MIRACOLO DI SINNER: TENERE DAVANTI ALLA TV UN PAESE ORFANO DEI SUCCESSI DELLA NAZIONALE DI CALCIO – GRAMELLINI: “ANCHE L’ULTRÀ CHE È IN NOI È STATO DOMATO DALL’ELEGANZA DELLO SPETTACOLO” – IL RICORDO DELL’APPELLO DI GIANNI CLERICI E RINO TOMMASI, CHE NEL 2000 CHIESERO ALLE MAMME ITALIANE DI METTERE AL MONDO UN TENNISTA IN GRADO DI VINCERE IL TORNEO PIÙ IMPORTANTE DEL MONDO. LA SIGNORA SIGLINDE SINNER L’ANNO DOPO AVREBBE ESAUDITO LA RICHIESTA” – “EL PAIS”: “NELLO STESSO MODO IN CUI LA SQUALIFICA NON HA DESTABILIZZATO LA SUA CARRIERA LO SCHIAFFO AL ROLAND GARROS HA INSEGNATO A SINNER COME INVERTIRE LA SORTE..."

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Massimo Gramellini per Corriere.it - Estratti

 

sinner alcaraz wimbledon

Un italiano che vince a Wimbledon non rientra nel novero delle imprese a cui un appassionato di tennis nato nel secolo scorso immaginava di poter assistere in questa vita. Anche quando Sinner è diventato il numero 1, i commenti tra amici erano: sì, va bene, ma Wimbledon?

 

Per chi è cresciuto quando ancora le statistiche contavano meno delle tradizioni, il numero 1 è chi si impone lì, in quello stadio fuori dal tempo e forse dal mondo, dove ieri è potuto persino capitare che nel momento decisivo della partita rotolasse in campo un tappo di champagne.

 

E così, nella seconda domenica di luglio un tempo consacrata alle finali della Nazionale, un Paese orfano di calcio si è riunito davanti al televisore per assistere a un rito lontano dalle sue abitudini, ma non più ormai dai suoi interessi. Sinner vi si preparava da quand’era bambino, noi invece stiamo ancora imparando.

 

jannik sinner vittoria wimbledon

Intanto a pronunciarne correttamente il nome (Uimbeldon) senza rischiare la paresi facciale. E poi a non esultare a ogni doppio fallo di Alcaraz, perché il tifo contro risulta particolarmente stonato in uno sport dove l’avversario non è un nemico, ma un’altra parte di te.

 

Alla lunga anche l’ultrà che è in noi è stato domato dall’eleganza dello spettacolo: sugli spalti e sul prato, dove i due giovani campioni se le davano di santa ragione, ma senza mai perdere la gentilezza.

 

(...)

Adesso c’è il pericolo opposto: un’indigestione di elogi che lo faccia venire a nausea. Non mi sottraggo al rischio, rievocando i miei maestri Gianni Clerici e Rino Tommasi, che durante l’edizione del 2000, mentre si festeggiava come un trionfo l’uscita di Pozzi agli ottavi di finale, fecero un appello scherzoso alle mamme italiane affinché si decidessero a mettere al mondo un tennista in grado di vincere il torneo più importante del mondo.

 

jannik sinner con il trofeo di wimbledon

Chissà se la signora Siglinde Sinner era davanti alla tv, quel giorno. Sta di fatto che l’anno dopo avrebbe esaudito la richiesta.

 

LO SCHIAFFO AL ROLAND GARROS

 

Da ilnapolista.it

 

El Pais ha provato a ipotizzare le chiavi della rinascita di Jannik Sinner: barbecue, ping pong e tanto lavoro. Contro Carlos Alcaraz nella finale a Wimbledon, vinta 4-6 6-4 6-4 6-4, ha dato prova della sua forza mentale e dell’impegno costante che ha messo sino ad ora negli allenamenti.

 

Il quotidiano spagnolo scrive:

Jannik Sinner ha la virtù di dimostrarsi sempre corretto ed esemplare giorno per giorno, indicato spesso come modello per le sue prestazioni sia in allenamento che sul campo. La sua carriera ha subito una svolta spiacevole circa un anno fa, quando risultò positivo al clostebol, che gli è costato una squalifica di tre mesi.

 

Ma è rimasto sempre lo stesso Sinner. Il ragazzo che si comporta esattamente allo stesso modo di come compete: concentrato, nel silenzio. Così, nello stesso modo in cui la squalifica non ha destabilizzato un la sua carriera, ma piuttosto il contrario, lo schiaffo ricevuto l’8 giugno a Parigi da Alcaraz, è stato interpretato dall’italiano come una lezione per invertire la sorte. Il numero uno parla costantemente di lavoro e crescita.

jannik sinner e l'abbraccio alla madre

 

Il fatto è che dopo aver perso contro Alcaraz al Roland Garros, si è preso una pausa per liberare la mente e poi ha raddoppiato il suo impegno in allenamento. «Dopo quello che è successo in Francia abbiamo fatto un barbecue e ho giocato a ping pong con i miei amici. Poi ho perso a Halle, qualcosa che non era previsto, ma è stato utile avere un’altra settimana di preparazione», ha dichiarato.

 

«L’unica soluzione a tutto è stato sempre migliorare. Ho accettato le cose e ho iniziato ad allenarmi con molta intensità. Non volevo affondare». Ora sta già seguendo le orme dei suoi giganti precedenti. Con sette titoli ottenuti tra il 2024 e il 2025, si avvicina a Djokovic e Nadal tra il 2010 e il 2020, e Federer (undici tra il 2005 e il 2007).

 

jannik sinner trionfa a wimbledonjannik sinner trionfa a wimbledonCLERICI TOMMASI 1jannik sinner