I PEGGIORI ULTRA’? I GENITORI! - A ROMA RISSA TRA MAMME SUL CAMPO DI CALCETTO, INTERVIENE LA POLIZIA: “OGNI SETTIMANA CI CHIAMANO PER SEDARE RISSE DEL GENERE” - NELLO STESSO CIRCOLO NEL 2013 PUGNI A UN ARBITRO

genitori litigano in tribunagenitori litigano in tribuna

Lorenzo D’Albergo per “la Repubblica - Roma”

 

All’inizio le occhiatacce, poi gli insulti. Quindi la zuffa sugli spalti davanti agli occhi dei figli impegnati sul campo che, durante la settimana, ospita gli allenamenti della prima squadra e delle giovanili dell’Atletico Fidene. Si è chiuso così, tra ingiurie e spintoni, il sabato pomeriggio di due mamme di 40 e 44 anni.

 

Per dividere le due contendenti e porre fine alla lite scoppiata sulle tribune per qualche commento di troppo c’è voluto l’intervento della polizia, allertata dalla più anziana delle due donne. La stessa, pochi minuti dopo aver chiamato le forze dell’ordine, ha ripreso il cellulare e ha composto anche il 118.

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Così al centro sportivo di via Nomentana 858, oltre a due equipaggi delle volanti, è arrivata anche una coppia di ambulanze. La 44enne, accusando un malore dopo essersi accapigliata con l’altra madre, si è fatta portare all’Umberto I dove è stata visitata e medicata in pronto soccorso.

 

Uno scenario che solo in apparenza ha dell’assurdo. «Ogni fine settimana — spiega un investigatore — interveniamo per situazioni del genere. Una volta bisogna salvare un dirigente dai giocatori della squadra avversaria, un’altra dividere i genitori dei ragazzi che giocano i campionati giovanili.

 

Altre ancora capita di dover sedare le liti che scoppiano sui campi di calcetto. A fine anno contiamo decine di segnalazioni ». In questo caso, il viaggio in ospedale e il conseguente referto firmato dai medici del Policlinico lasciano intendere che la contesa si risolverà in un botta e risposta di denunce e querele.

 

A fermare per cinque anni un calciatore per un’altra aggressione nello stesso centro sportivo è stata invece la giustizia sportiva. Nel novembre del 2013, il giocatore stese con un pugno un arbitro di 18 anni al termine di una gara del campionato di promozione. Cinque giorni di prognosi per il fischietto, squalifica fino al 2018 per il centrocampista.

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