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Davide Stoppini per la Gazzetta dello Sport
È cambiato qualcosa? Sì, un giorno in meno in calendario per una via d' uscita che non si trova, un tunnel che non s' interrompe, una storia a cui aggiungere giorno dopo giorno una puntata. Nessuna risolutiva, però. È la sintesi estrema della telenovela Icardi.
L' ultima tappa ha visto un colloquio ieri ad Appiano Gentile tra l' ex capitano nerazzurro, il presidente dell' Inter steven Zhang e l' amministratore delegato Beppe Marotta. Il colloquio fa seguito a una convocazione che il giocatore aveva ricevuto per il giorno prima. Il senso del discorso di Zhang e Marotta a Icardi è stato quello di ribadire la posizione del club, senza vie d' uscita, senza alcuna possibilità di marcia indietro in caso di permanenza del giocatore in nerazzurro.
Nulla di diverso rispetto al passato, se non il fatto che all' incontro ha partecipato Zhang.
Non casuale: la presenza del presidente è servita a rafforzare il concetto, a maggior ragione dopo le ultime uscite pubbliche di Wanda Nara - ieri segnalata fuori Milano - e i riferimenti della moglie/agente di Icardi di domenica sera in tv, quado aveva dichiarato: «Chi comanda ha consigliato a Mauro di restare». Zhang ha dunque sostanzialmente ribadito il concetto duro espresso da Marotta nel pre partita con il Lecce.
Se da una parte la posizione non cambia, dall' altra avviene di fatto la stessa cosa. «Io resto qui», ha risposto Icardi alle ennesime sollecitazioni del club sul futuro. Nessun passo indietro, o in avanti a seconda del punto di vista. L' argentino non si sposta. E così immaginare un trasloco in maglia bianconera o a Napoli diventa sempre più complicato. Icardi continua a rifiutare qualsiasi scenario che non sia rimanere ad Appiano, anche se consapevole che il club non farà marcia indietro sulla decisione di escluderlo dal progetto tecnico.
Sullo sfondo della faccenda è evidente come non possano essere esclusi strascichi legali. Che Icardi possa intentare una causa per mobbing contro la società è in fondo eventualità che neppure l' Inter esclude. L' obiettivo, evidentemente, sarebbe per Icardi quello di ottenere la risoluzione del contratto, così poi da essere libero di sceglier eventualmente il suo futuro.
È lo scenario peggiore, che l' Inter non si augura. C' è ancora la speranza di una cessione, in casa nerazzurra. E se la via per lo scambio con Dybala resta assai complicata, c' è un De Laurentiis ancora possibilista sulla riuscita dell' operazione. Il Napoli ha di fatto bloccato Llorente, ha il piano B già pronto. Ma se non chiude per lo spagnolo, è perché in fondo coltiva ancora una piccola speranza che Icardi possa cambiare idea. I segnali di ieri, in verità, vanno nella direzione opposta. E il tempo stringe: venerdì è la dead line, passata la quale l'«io resto qui» di Mauro sarà davvero realtà.
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