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PALLOTTA, CHE FAI? LASCI O TE NE VAI? DISASTRI SPORTIVI E CONTI AL COLLASSO, LA ROMA SPROFONDA NELL’INCUBO – QUALCUNO CHIEDA A FONSECA PERCHE’ DA GENNAIO LA MEDIA E’ DA RETROCESSIONE (6 SCONFITTE IN 11 PARTITE). LA CHAMPIONS È ANDATA. MA CIÒ CHE PREOCCUPA DI PIÙ E’ IL BILANCIO. I SOCI DI PALLOTTA NON HANNO ALCUNA INTENZIONE DI IMMETTERE ALTRA LIQUIDITÀ IN UNA SOCIETÀ CHE SPERPERA E VIVE AL DI SOPRA DELLE SUE POSSIBILITA’…
MATTEO PINCI per repubblica.it
Il 2019 della Roma se ne era andato lasciando la nettissima sensazione che il meglio stesse per arrivare. Il 2020 ha preso quell'impressione e ci si è pulito le scarpe, proiettando la società giallorossa in un incubo in cui i disastri sportivi riflettono il timore di un collasso societario.
La sconfitta di San Siro contro il Milan, oltre a trasferire l'immagine di una Roma col fiato cortissimo, è stata la sesta in campionato da gennaio in 11 incontri disputati: per trovare chi ha fatto peggio bisogna scorrere la margherita fino alla Spal, al Brescia, al Lecce e al Torino.
Quando Di Francesco fu esonerato, nel 2019, ne aveva perse 6 su 27: ora a nessuno viene in mente di discutere Fonseca e già questo è un segno di equilibrio quasi inaspettato nella schizofrenia che tradizionalmente avvolge la Roma. Preoccupata di più da ciò che avviene fuori dal campo: il bilancio segna un inquietante rosso di 126 milioni, la relazione al mercato ricorda che il capitale sociale è sceso al di sotto del limite legale. Solo le proroghe del decreto crescita hanno posticipato al 31 dicembre l'obbligo di ricapitalizzare, ma i soci di Pallotta non hanno alcuna intenzione di immettere altra liquidità in una società che sperpera milioni in stipendi di giocatori che non le servono vivendo sistematicamente al di sopra delle proprie possibilità.
L'illusione Friedkin
La soluzione, in realtà, era stata trovata: Dan Friedkin, magnate texano, aveva raggiunto un accordo con Pallotta per rilevare la Roma. Era Il 29 dicembre, per i romanisti un capodanno anticipato: il 2020 in arrivo portava con sé la promessa di un futuro radioso, o almeno diverso.
Ma il destino aveva altri progetti: l'anno solare veniva aperto da due sconfitte di fila all'Olimpico contro Torino e Juve, coronate dalla rottura del crociato di Zaniolo, che a Roma da più di un anno è il volto della speranza. E non doveva passare molto perché si capisse che quella stretta di mano tra Pallotta e Friedkin avrebbe rischiato di non avere seguito. Il coronavirus ha minato l'affare, Pallotta si è trincerato sull'accordo di dicembre respingendo le proposte alternative dell'acquirente. "Si farà", dice qualcuno, altri possibili acquirenti si informano sul dossier Roma.
Ad aprile la lite Petrachi-Pallotta
Nel frattempo, è successo altro. Ad aprile, in una riunione per contrastare la crisi di liquidità dovuta al virus, si è aperta l'ultima crepa: Una divergenza tra il ds Petrachi e il presidente Pallotta finita a male parole ha scaraventato il dirigente addetto al mercato ai margini della società.
Lui si è innervosito, allontanandosi anche dai giocatori, fino alla rottura: un sms offensivo a Pallotta ha reso inevitabile la tumultuosa separazione, che dopo l'imminente esonero avrà la coda legale del licenziamento. Ed è quasi stridente in questo contesto sottolineare come, invece, proprio la parte gestionale e organizzativa della società avesse funzionato nei giorni del lockdown: donazioni, consegne speciali per i tifosi anziani o giovanissimi, contributi continui allo Spallanzani. Persino un accordo lampo con giocatori e allenatore per la riduzione degli stipendi che permettesse al club di pianificare il futuro con un po' d'ossigeno.
Obiettivo Europa League
La ripresa del pallone ha illuso con i 3 punti in rimonta contro la Samp, ma A San Siro la realtà ha schiaffeggiato nuovamente Fonseca e compagnia. Che da gennaio hanno perso 8 degli 11 punti di vantaggio che avevano accumulato sul Napoli. La Champions è andata, la squadra pare esausta prima ancora di cominciare: magari è il frutto di una preparazione pensata per arrivare brillanti in fondo a una stagione che si potrebbe concludere solo il 21 agosto con la finale di Europa League. L'obiettivo della Roma neanche nascosto è quello. Il problema è solo riuscire ad arrivarci senza impazzire.
PALLOTTA GAZZETTA
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