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Maurizio Crosetti per la Repubblica
Con un cuore ( coeur) come una poubelle, che in Francia è il bidone dell' immondizia, l' allenatore del Psg ( lui sarebbe tedesco ma perdonerete) Thomas Tuchel ha deciso che Buffon sarà il portiere di riserva. « Ho spiegato ad Alphonse che deve tenersi pronto perché è in pole position, Alphonse proviene dal nostro vivaio e dobbiamo essere tutti orgogliosi di lui. E, per lui, il Psg è tutto ». Alphonse è Areola, il venticinquenne portiere a sua volta riserva di Lloris in nazionale, campione del mondo senza neppure un minuto di gioco in Russia. Adesso, però, i minuti li toglie a Gigi che Tuchel chiama leggenda con frequenza e intensità sospette. «Una leggenda con un grande peso nello spogliatoio: Alphonse crescerà grazie a lui, e non nonostante lui».
Il dubbio che Buffon scivolasse presto dal piedistallo era concreto. Amichevoli estive non entusiasmanti, titolare nelle prime due gare di campionato ( Caen, Guingamp: un gol preso in tutto) ma messo fuori nelle altre due (Angers, Nimes: 3 le reti incassate da Areola). E per le prossime partite sarà la stessa cosa, anche perché Gigi in Champions deve scontare i tre turni di squalifica ( pochi) per l' impresentabile show dialettico del Bernabeu, quello della spazzatura e dei fruttini.
Uno stop che gli impedirebbe in ogni caso di affrontare Liverpool, Stella Rossa e Napoli, mentre in teoria Buffon potrà essere disponibile per il ritorno al San Paolo ( o a Bari?) del 6 novembre. Uno spazio comunque lontanissimo: in due mesi si fa presto a spostarsi dalla leggenda al rimpiazzo, e i tempi di recupero e ritorno in forma a 40 anni non possino essere rapidissimi.
«Non mi piace tenere fuori Gigi, ma c' è un motivo». L' insensibile Tuchel ha spiegato che Areola ha bisogno di giocare, dopo il lungo stop da maggio fino ai mondiali vissuti comunque ai margini.
In un primo momento, per quel posto da titolare nella squadra di Neymar. Mbappé e Cavani erano addirittura in tre: il vecchio Gigi, il giovane Alphonse e il tedesco Kevin Trapp, finito in prestito all' Eintracht Francoforte. Tuttavia si è capito abbastanza presto quali fossero le gerarchie nella mente di Tuchel, il quale però le ha ufficializzate soltanto in questi giorni. « Tutti dovranno essere intelligenti per il bene della squadra».
Per ora, Gigi risponde con poche parole: « In 24 anni nessuno mi ha mai detto sarai il titolare».Ma neppure il contrario. Si chiama tempo che passa.
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