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TOTTI FOR EVER - IL PUPONE INCONTRA PALLOTTA E FIRMA IL RINNOVO: GIOCHERA' UN'ALTRA STAGIONE - POI SCHERZA: “RESTO ALTRI 3 ANNI” - PALLOTTA CONGELA LE PARTENZE DI PJANIC, RUEDIGER E NAINGGOLAN - VIDEO

 

 

Matteo Pinci e Matteo Monti per “repubblica.it”

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Il giorno del rinnovo. Francesco Totti e Pallotta si sono incontrati per mettere nero su bianco l'accordo già raggiunto per il prolungamento del contratto per un'altra stagione da calciatore del capitano giallorosso.

 

TOTTI DA PALLOTTA, FIRMA SUL RINNOVO - Totti raggiunge Pallotta allo studio Tonucci, affaccio su piazza del Popolo, intorno alle 15.05: è l'incontro decisivo per mettere la firma sul contratto per un'altra stagione - l'ultima da calciatore - dopo gli accordi stesi nelle settimane scorse tra il dg Baldissoni e il commercialista del capitano, Leonardi.

 

Convocato anche il fotografo ufficiale del club per immortalare il momento delle firme, in qualche modo "storiche" dell'ultimo contratto di Totti. In fondo, oltre alla prossima stagione - firma su un contratto a poco più di un milione, senza percentuali sulla vendita delle maglie ma con bonus da top player - la società e Francesco coopereranno a lungo in futuro, visto che al termine del contratto da calciatore subentrerà quello da dirigente per altri 6 anni.

 

La carica prevista dagli accordi dovrebbe essere quella di direttore tecnico, attualmente vacante. Totti arriva accompagnato dal fratello Riccardo. Pallotta lo accoglie nel cortile dandogli il "cinque", prima di un abbraccio. All'uscita, al fianco del presidente, il capitano della Roma si concede una battuta: "Ho firmato per tre anni", scherza. Poi aggiunge: "Contento? Chiedete a Pallotta". E pensare che in mattinata il presidente aveva pure tentato un bluff: "Francesco andrà a Miami in vacanza entro qualche giorno, è quello il miglior posto per incontrarlo. Dovrebbe andare tutto bene con lui". Su questo, non c'è più alcun dubbio.

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DALLA ROTTURA ALLA STRETTA DI MANO - La firma arriva nel primo pomeriggio, chiudendo una stagione di tensioni. In cui a lungo s'è rischiato un epilogo diverso, senza happy end, ma anzi con una rottura decisamente rumorosa. A dicembre il primo incontro con Pallotta non aveva prodotto nulla di buono, a marzo tra i due sembrava quasi una rottura, con il presidente che aveva suggerito a Francesco di valutare seriamente un futuro da dirigente.

 

Lui l'aveva presa male, le esclusioni di Spalletti poi avevano fatto esplodere la bolla con la famosa intervista alla Rai: "Così sto male, mi sento ancora calciatore". Pareva una rottura finale, sia col tecnico che con il club. Poi è accaduto l'imponderabile: Totti che torna protagonista, colpisce l'Atalanta, affonda il Torino da solo, ispira la vittoria sul Napoli.

 

Non solo, fa in tempo anche a pubblicare sul proprio blog un messaggio al miele sia verso l'allenatore, sia verso la dirigenza. I dirigenti partono per gli States e da lì arriva il via libera: parliamone. L'apertura che ha innescato una girandola di incontri più o meno carbonari. Una vera e propria trattativa, con le "proposte generose" rivendicate da Pallotta, le "piccole richieste" di Francesco, i momenti di stallo, i timori di una rottura e i colloqui transoceanici. Sul tavolo soldi, diritti sulla vendita delle maglie, bonus, il futuro da dirigente. Alla fine, la fumata bianca, che allunga di un'altra stagione la storia d'amore iniziata il 28 marzo del 1993. E destinata a durare ancora, in campo e poi dal prossimo anno, dietro la scrivania.

TOTTI E JAMES PALLOTTA TOTTI E JAMES PALLOTTA

 

IL PRESIDENTE "CONGELA" RUDIGER - Prima di sedersi per brindare al "sì" del capitano, Pallotta ha parlato a lungo di mercato con il management al completo. La riunione con il ds Sabatini negli uffici di via Principessa Clotilde, dopo una veloce colazione a piazza del Popolo, segue quella di lunedì del presidente con il tecnico Spalletti.

 

In questo momento, Pallotta ha congelato le operazioni di mercato: Rüdiger era davvero a un passo dal Chelsea, soprattutto dopo l'incontro tra uno dei suoi agenti (non il mediatore italiano) e Marina Granovskaia, potente manager di Abramovich. Ma il presidente, preso atto che anche i Blues prima di chiudere volevano tentare un nuovo assalto al primo obiettivo, il napoletano Koulibaly, ha deciso di rallentare l'operazione. Se ne riparlerà tra qualche giorno.

TOTTI E JAMES PALLOTTA TOTTI E JAMES PALLOTTA

 

A parole, appena arrivato, Pallotta aveva bloccato pure le partenze di Pjanic e Nainggolan ("Don't sell Mire e Radja", gli ha urlato un tifoso in macchina). Sabatini però pare voler gelare gli entusiasmi: "Ha protetto i suoi giocatori, è normale". Come a dire che anche quelle parole vanno interpretate col beneficio d'inventario. Nonostante i rapporti al minimo storico con il numero uno del club, il ds ha detto che "l'incontro è andato benissimo, eravamo di buon umore, io soprattutto". E anche se tra i due i rapporti sono al minimo storico, Sabatini assicura: "Resto, l'ho già detto".

TOTTI E JAMES PALLOTTA TOTTI E JAMES PALLOTTA FRANCESCO TOTTI CON PALLOTTA E I GIORNALISTI DELLA ROMA FRANCESCO TOTTI CON PALLOTTA E I GIORNALISTI DELLA ROMA