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1. VIDEO - LE TRE ORE DI I/O DI GOOGLE CONDENSATE IN 8 MINUTI
2. IL FUTURO SECONDO GOOGLE: LE NOVITÀ PER AUTO, TV E WEAR
Gianni Rusconi per www.ilsole24ore.com
C'è un po' di tutto nel ricco, ricchissimo, menu che Google ha preparato per il suo classico rendez-vous di due giorni con circa 6mila sviluppatori. Dal palco del Moscone Center di San Francisco i vari executive di BigG non hanno sostanzialmente tradito le attese della vigilia, che anticipavano come piatti più importanti del Google I/O il varo in anteprima di Android versione 5.0 (che invece non si è visto su precisa richiesta dei produttori Oem), quello di un nuovo set top box per fare concorrenza ai servizi di streming di Apple e Amazon e il debutto ufficiale di Auto Link, piattaforma di infotainment destinata all'abitacolo delle vetture (realizzata in collaborazione con Nvidia e basata sulle funzionalità di uno smartphone Android) e di fatto un preciso guanto di sfida al sistema Car Play di Cupertino.
Senza dimenticare l'evoluzione del browser Chrome e, soprattutto, gli annunci in orbita wearable, con il battesimo dei nuovi smartwatch con a bordo il nuovo sistema operativo "indossabile" Android Wear firmati Motorola, Lg e Samsung.
I NUMERI DELL'ECOSISTEMA ANDROID
risparmio batteria per android
Prima di dare spazio alle novità di prodotto, Google ha voluto ricordare alla propria comunità di developer e al mondo intero come e in che modo la compagnia si muove nell'universo hi-tech. A Sundar Pichai, Senior Vice President di Google per Android, Chrome e Google Apps, è toccato l'onore di dare i numeri dell'ecosistema Android: un miliardo di utenti attivi su base mensile (erano sei milioni solo quattro anni fa), che scattano 93 milioni di selfie e accedono (uno su dieci) ai servizi del proprio smartphone ogni giorno.
Non meno roboanti i numeri che BigG può snocciolare al cospetto della concorrenza in campo tablet (dove Android cattura oggi il 62% del mercato rispetto al 39% del 2012) e sul fronte delle app, con una crescita del 236% del numero di applicazioni scaricate da Google Play.
Considerato però che accontentarsi non sembra essere nel Dna di Google, ecco arrivare un programma confezionato ad hoc, AndroidOne, per ampliare la penetrazione degli smartphone androidi. Come? Con prodotti low cost come quello prodotto da Cromax (apparecchio dual sim con schermo da 4,5 pollici), che verrà lanciato in autunno in India sotto i 100 dollari.
LA RIVOLUZIONE NEL DESIGN DELLE APP
Matias Duarte, Vice President Design di Mountain View, ha invece introdotto un nuovo concetto legato alla creazione delle applicazioni e questo concetto si chiama "material design". In cosa consiste? Tecnicamente in un kit di sviluppo che permetterà di disegnare le app con funzioni 3D e in una serie di strumenti per facilitare la realizzazione delle interfacce.
la conferenza di google i:o a san francisco
«Pochi cambiamenti possono fare una grande differenza», ha detto il manager arringando la platea, cui ha lanciato una sorta di provocatoria sfida in fatto di innovazione: «E se i pixel non avessero colori ma fossero come un foglio di carta che reagisce agli stimoli cambiando anche forma?» Come si concretizzerà questa evoluzione degli schermi touch? Lo vedremo prossimamente. Intanto la prima app ad essere interessata dal nuovo modello di design è Gmail.
CHROME È PIÙ INTELLIGENTE
Con una dote di 300 milioni di utenti attivi ogni mese su device mobili (erano 27 milioni un anno fa), il browser di Google conosce in occasione dell'I/O un passo in avanti importante per ciò che concerne le sue capacità di riconoscere le applicazioni installate sul terminale e lanciarle cliccando un link al sito, se queste trovate tra i risultati di una ricerca. L'esempio che spiega la nuova funzionalità è di tipo culinario: se cercando un ristorante il secondo risultato sarà Open Table (app per prenotare un tavolo), Chrome permetterà di aprire l'applicazione e non solo di accedere al sito dell'esercizio selezionato.
Per il momento sono poche le applicazioni che possono godere di questo aggiornamento, ma Google conta da oggi sulla risposta degli sviluppatori (cui verrà subito messo a disposizione il tool) per integrarla in un numero molto più ampio di app.
L'INTERFACCIA DEGLI SMARTWATCH E I NUOVI WEARABLE
Chi si aspettava mirabilie sul fronte dei dispositivi wearable forse sarà rimasto deluso (nel senso che di prodotti rivoluzionari non se ne sono visti) ma è soprattutto funzionale il salto in avanti che ha voluto fare Google sul fronte delle tecnologie indossabili. Tutto nasce, come ha spiegato Pichai dal palco, da una precisa necessità degli utenti, e cioè quella di avere subito a propria disposizione il proprio contesto digitale, tramite il device mobile, in qualsiasi ambiente, dall'ufficio all'auto alla propria casa.
Per questo devono entrare in gioco comandi vocali e tecnologie avanzate di sincronizzazione tra i dispositivi connessi: più concretamente il plus di Android Wear (di cui è stato ufficializzato oggi il rilascio del kit di sviluppo completo) è ora quello di poter scegliere l'interfaccia dello smartwatch tra diversi design, di sfruttare le card di Google Now per offrire informazioni utili in base al contesto visualizzato sul microschermo.
Essenzialmente ogni notifica che viene letta e sull'orologio, e quindi fatta propria dall'utente, viene eliminata immediatamente anche sullo smartphone. Quanto ai prodotti veri e propri, il nuovo Lg G Watch e il Samsung Gear Live sono da subito disponibili sul Google Play, mentre il tanto chiacchierato Moto 360 arriverà solo in estate.
ANDROID AUTO E ANDROID TV
Le indiscrezioni della vigilia dicevano il giusto, anche se sul nome di battesimo della nuova piattaforma per l'automotive i rumors non hanno trovato fondamento. L'essenza di Android Auto è comunque quella di poter collegare lo smartphone al computer di bordo per replicare in toto interfaccia e funzioni del proprio telefono sul display al centro del cruscotto, dalla navigazione turn-by-turn di Maps alle playlist e alle radio impostate su Play Music, dalla ricerca vocale a tutte le notifiche di Google Now. L'innovazione di tale soluzione? Tutto si comanda con la voce. Il kit di sviluppo per Android Auto sarà rilasciato nel corso dell'anno e la prima vettura (dovrebbe essere un Audi) che esibirà il nuovo sistema integrato di serie è prevista in commercio entro l'anno.
Quanto ad Android Tv, chi parlava di un set top box si è dovuto parzialmente ricredere, nel senso che si tratta in realtà di un nuovo sistema di organizzazione dei contenuti targati Google sul grande schermo o tramite scatolotto digitale. La Tv diventa secondo schermo e il proprio palinsesto si seleziona e si comanda dallo smartphone o anche dallo smartwatch. Android Tv, come ha deto Pichai, porterà tutto il mondo di app e giochi androidi direttamente in salotto. I primi modelli di TV che supporteranno la nuova tecnologia sono quelli (4K) di Sony, Sharp e TPVision in arrivo nel 2015.
UN PIN DIRETTO PER CHROMECAST
Quanto a Chromecast, la chiavetta lanciata lo scorso anno che permette di trasmettere video, musica e qualsiasi contenuto Web sullo schermo del televisore (40 le applicazioni attualmente compatibili con il dispostivo), la sua crescente popolarità trova ora sbocco in funzionalità che rendono più semplice la condivisione dei contenuti. Chromecast sarà infatti accessibile con un Pin diretto, senza dover configurare lo smartphone sulla stessa rete Wi-Fi; altri utenti potranno cioè trasmettere sulla Tv anche se non connessi dalla stessa rete senza fili e tutto ciò che viene visualizzato sullo schermo dello smartphone o del tablet Android.
I CHROMEBOOK E GOOGLE DRIVE FOR WORK
Infine, ricordato che «i 10 portatili con il maggior punteggio su Amazon oggi sono tutti Chromebook», Pichai ha quindi rimarcato come ora i notebook motorizzati con il software di Google e gli smartphone sono sincronizzati allo stesso modo di smartwatch e telefono. Se il telefonino è vicino al portatile, questo il vantaggio operativo per gli utenti, si potrà accedere a quest'ultimo senza password e trovarsi le applicazioni Android preferite installate automaticamente anche sul Chromebook (su questa opzione, però, Google ci sta ancora lavorando).
Google Drive for Work, infine, è la new entry professionale che va nel solco del successo che stanno ottenendo gli applicativi di BigG al cospetto di quelli di Microsoft: 67 delle 10 startup americane di maggior successo, il 58% delle aziende Fortune 500 e 72 delle migliori 10 università hanno adottato i servizi di produttività di Google abbandonando (parzialmente o in toto) Office.
Il nuovo servizio per le aziende include spazio di archiviazione illimitato, sistemi di reporting avanzati e nuovi controlli di sicurezza e costa 10 dollari (8 euro) per utente al mese. La stessa cifra pagheranno gli attuali utenti di Google Apps for Business che decideranno di passare a Google Drive for Work. Che fra le sue peculiarità, ovviamente, garantisce la totale integrazione di QuickOffice in Docs, Sheets e Slides al fine di poter aprire e modificare file di Word, Excel e Powerpoint (in modalità compatibile con Office) direttamente su Android, sul browser Chrome e (prossimamente) anche su dispositivi iOS. Senza necessità di acquistare ulteriori software.
44282 google i o 2014
il nuovo smartwatch samsung
i nuovi smartwatch presentati da google samsung motorola e lg
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