DONALD TRUMP, IL RE SÒLA - CHRISTY WALTON, EREDITIERA DI “WALMART”, LANCIA IL “NO KINGS DAY”, UNA MOBILITAZIONE CONTRO IL TYCOON, CON ALMENO 1.500 PROTESTE IN 1.400 CITTÀ AMERICANE, ORGANIZZATA PROPRIO NEL GIORNO DEL COMPLEANNO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO – WALTON, CHE SI È SPOSATA CON IL FIGLIO DEL FONDATORE DEL COLOSSO DELLE VENDITE AL DETTAGLIO, HA PUBBLICATO SULLE PAGINE DEL “NEW YORK TIMES” IL SUO “MANIFESTO”: “L'ONORE, LA DIGNITÀ E L'INTEGRITÀ DEL NOSTRO PAESE NON SONO IN VENDITA” – L’ANNUNCIO RISCHIA DI DIVENTARE UN BOOMERANG PER WALMART, CHE RISCHIA IL BOICOTTAGGIO DAL POPOLO “MAGA”

Estratto dell’articolo di Francesco Semprini per "la Stampa"

Christy Walton

Si chiama «No Kings Day», si legge mobilitazione anti-Trump, ed è l'iniziativa che rischia di costare caro, in termini di immagine e di cassa, a Walmart. Si tratta di un manifesto pensato da Christy Walton, ereditiera della gigantesca catena delle vendite al dettaglio, pubblicato sulle pagine del New York Times. Un appello civico che invita a partecipare ai dibattiti pubblici e a difendere valori come gli alleati, la difesa contro i dittatori e il rispetto dei partner commerciali.

annuncio del no kings day sul new YORK times

Una chiara critica all'agenda unilateralista e muscolare del presidente degli Stati Uniti: sebbene non lo menzioni in chiaro, l'enfasi su alcuni valori è ampiamente considerata una critica alla politica estera di Trump e all'America First. Ancora più esplicita è la chiosa finale del manifesto: «Siamo il popolo degli Stati Uniti d'America. L'onore, la dignità e l'integrità del nostro Paese non sono in vendita».

Il "No Kings Day" è previsto sabato, data che coincide con la grande parata militare, organizzata al National Mall di Washington da Trump, in occasione del suo 79esimo compleanno, del Giorno della bandiera e del 250° anniversario della nascita dell'esercito americano. Nello stesso giorno sono previste almeno 1.500 proteste in 1.400 città Usa sotto lo slogan "No kings", anche se al momento non sono previsti eventi a Washington per «non dare all'amministrazione l'opportunità di fomentare il conflitto e poi focalizzare l'attenzione su di esso», spiega Leah Greenberg, co-direttrice di Indivisible, uno dei gruppi di supporto all'operazione "senza re".

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Ezra Levin, co-fondatore di Indivisible, aveva dichiarato precedentemente a Newsweek che l'obiettivo della protesta è quello di trasmettere il messaggio che gli Stati Uniti «non hanno re». Il punto è che a pagarne le conseguenze è Walmart stesso, da tempo percepito come vicino a posizioni conservatrici, e quindi oggetto di attacco da sinistra, in particolare dal movimento per il "blackout economico" che ha preso di mira anche Amazon, Nestlé e General Mills.

Ed ora al centro di polemiche anche da destra, con minacce di boicottaggio da parte dei sostenitori di Trump. Un portavoce della società ha preso le distanze dalla vicenda. […] Walton, che ha un patrimonio netto di 19,3 miliardi di dollari, si è sposata col ricco ereditiere John Walton, figlio del fondatore di Walmart, Sam Walton, ed è morto nel 2005. […]

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