DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Lettera a Il Venerdì- la Repubblica
Gentile signora, cosa sta succedendo agli uomini? Oppure, cosa sta succedendo a me? Ne ho amati alcuni, qualcuno direbbe molti, con entusiasmo, mi hanno fatto felice, presumo di averli fatti felice anche io. Finivano, ne ricominciava un altro. Ero molto giovane, poi giovane, poi meno giovane, adesso cinquantenne.
Non ho mai voluto un marito, dei figli, una famiglia, perché dalla vita, tuttora, pretendo altro: appunto amore, condivisione, felicità, finché dura. E adesso è da un paio d' anni che non mi succede più niente: e non credo perché il tempo passa anche per me.
Ma perché adesso con gli uomini mi annoio, per lo meno con quelli che ho la ventura di incontrare soprattutto per le ragioni del mio lavoro. Belli e giovani, maturi e affascinanti, scapoli, divorziati, sposati: non pensi ovvio che la mia sia una vita di eccessi amorosi.
Di quelli che incontro, qualcuno mi vorrebbe, se penso che potrei volerli anch' io ci esco un paio di volte e poi sogno di chiudermi nel mio salottino da sola, col gatto sulle ginocchia e una scatolona di cioccolatini squisiti. Un libro o il tablet con le fiction. Sono invecchiata se non fuori, dentro?
Può essere e mi immalinconisco: ma gli uomini che incontro oggi sono lamentosi, malinconici, calcio e politica seguiti odiando il mondo.
Un disastro. Sarò costretta anche io a quelle serate cinguettanti con le amiche senza uomini, a guardare di sfuggita le giovani coppie che si illuminano a vicenda?
LA RISPOSTA DI NATALIA ASPESI
Le serate col gatto di cui lei parla credo siano, in certi momenti della vita, un' autentica fortuna: il silenzio umano, il calore animale, i propri pensieri, i progetti, nessuna fatica (tipo preparare una cena speciale), nessuna delusione: e soprattutto, da quel che mi dice, nessuna noia. L' amore non le è mai mancato, lo ha vissuto, egoisticamente certo, senza pretenderne l' eternità: abbia pazienza, la sorprenderà ancora.
Le donne sono molto cambiate e lei ne è un esempio, gli uomini pure certo, ma non sempre venendoci incontro. Credo che nulla sia più triste di essere in due quando non c' è entusiasmo, ammirazione, e appunto amore: lei ha scelto di concedersi un periodo di vita che non la deluda, non la innervosisca, non la faccia sentire in trappola.
Poi diciamo che uomini tuttora appaganti in giro ce ne è molti; e con quello che lei offre, se stessa, la sua esperienza, la sua libertà, le serate col gatto non dureranno molto. Mi spiace per il gatto.
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