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POVERO GABBIANO? NO, POVERO CAGNOLINO - A NAPOLI, UN GABBIANO AGGREDISCE UN CUCCIOLO DI PINSCHER, LASCIATO LIBERO DALLA SUA PROPRIETARIA E SE LO PORTA VIA, FACENDO PERDERE LE SUE TRACCE - È IL SECONDO CASO IN CITTA', DOPO QUELLO DI UN VOLATILE CHE HA ATTACCATO UN GATTO...
Piero Rossano per corrieredelmezzogiorno.corriere.it
La voracità dei gabbiani è nota. Le città di mare ne sono piene, così come Napoli, e non mancano notizie di aggressioni di questi volatili ai danni, in particolare, di animali di piccola taglia. L’ultimo episodio, accaduto davanti a numerosi testimoni, è avvenuto nel bosco di Capodimonte qualche giorno fa e a confermarlo è il consigliere della III Municipalità Stella - San Carlo all’Arena, Carlo Restaino.
Un cucciolo di Pinscher, lasciato libero dal guinzaglio dalla sua padrona nella zona del Belvedere del bosco, è stato letteralmente sollevato da terra e portato via da un gabbiano in picchiata. Della povera bestiola non si è saputo più nulla.
«SE POSSIBILE TENETELI AL GUINZAGLIO, SONO VOLATILI ASSAI VORACI»
«Quest’episodio - dice Restaino, esponente di Europa Verde - mi è stato riferito da una mia amica che è stata testimone oculare. Mi ha detto che la proprietaria del cagnolino era una cittadina straniera, forse una turista. E ha raccontato delle fasi della sua cattura, con il gabbiano che ha puntato la preda dall’alto ed è arrivato in picchiata riuscendo ad afferrarlo e a portarlo via. E non è l’unico episodio del genere avvenuto in città».
Perché Restaino racconta che un’altra donna, sempre nei giorni scorsi, gli ha riferito di essere stata testimone di un fatto analogo che ha visto come vittima un piccolo gattino, «portato via da un gabbiano in una strada della zona portuale». Per il consigliere di circoscrizione «i gabbiani, è noto, sono attratti in città dai rifiuti». E Napoli è tradizionalmente ostaggio del fenomeno dei cassonetti che traboccano.
«Ecco perché - aggiunge Restaino - le loro prede preferite sono gatti, specie di piccola taglia, e topi: sono animali che si aggirano molto spesso tra i rifiuti». «L’unica cosa che posso consigliare è quella di tenere i cani di piccola taglia al guinzaglio anche lì dove potrebbero restare liberamente sciolti. E, naturalmente, di tenere la città più pulita», conclude Restaino.
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