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1. VILLE CON PARCO ALL'EUR AI DETENUTI CON BIMBI: DOVRÀ DECIDERE IL TAR
villa con parco e piscina destinate alle detenute rom eur roma
Il Comune accelera i tempi per varare prima del nuovo sindaco la Casa Protetta per genitori detenuti con figli minori, in una lussuosa villa in via Kenia, Eur. Così lunedì 9 maggio si è riunita, presso il Dipartimento per le Politiche Sociali a viale Manzoni, la Commissione per decidere il bando di gara per l’assegnazione della gestione della villa.
la villa eur destinata alle detenute rom
La precedente seduta della Commissione, convocata giovedi 21 aprile per il 26 aprile, non si era tenuta per la mancata partecipazione del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, soggetto promotore dell’iniziativa insieme al Comune e alla Onlus Spa Poste Insieme. La sostituzione del DAP è stata decisa giovedi 5 maggio e lo stesso giorno è stata fissata la seduta della Commissione per il lunedi 9 maggio.
"Questa decisione è grave in quanto il bando di gara prevedeva che i soggetti interessati presentassero pure il progetto per lo svolgimento della convivenza dei detenuti anche in rapporto con il territorio. Questione di evidente competenza del Ministero della Giustizia, mentre così il Comune si è posto quale unico soggetto competente a decidere sulle modalità di organizzazione e di svolgimento della vita nella Casa Protetta e per i suoi rapporti con il territorio".
Lo rende noto in una nota il Comitato di Quartiere "Eur Insieme" che da mesi denuncia
le modalità con cui è portato avanti questo progetto, primo in Italia, senza alcuna trasparenza né rapporto con il territorio e i cittadini.
Si legge nel comunicato: "La Casa Protetta è stata decisa senza mai informare i cittadini. Le domande del Comitato di Quartiere non hanno mai avuto risposta. In particolare sono stati denunciati lo spreco di denaro pubblico, la inidoneità della villa scelta, la mancanza di alcuno studio della fattibilità del progetto.
Il costo di una Casa Protetta, destinata a ospitare al massimo sei detenuti con la prole, è stimato dagli esperti di 250/300.000 annue. Poste Insieme Spa ha messo a disposizione 150.000 euro, solo per il primo anno. Nessuno dice dove sarà presa la restante somma, che per legge dovrà essere sborsata dal Comune. Il Comune nemmeno ha stimato il costo delle utenze, per una convivenza in villa con giardino di decine di persone (6 detenuti con figli e il personale).
Non ha quindi approvato la spesa e tanto meno la ha posta a bilancio. Infine, la villa è oggettivamente inidonea a ospitare bambini piccoli, con gravi problema di sicurezza e prevedibili ingenti costi per adattarla all’uso. Tra l’altro la villa è confinante con la residenza dell’Ambasciatore del Kenia, circostanza che nemmeno sappiamo se il Comune abbia considerato, vista l’approssimazione dell’intero progetto".
Secondo "Eur Insieme", "la villa, sequestrata alla criminalità organizzata e data in comodato d’uso gratuito al Comune, potrebbe essere destinata a utilizzi molto più proficui, ad esempio altre Onlus (come la Andrea Tudisco) ne hanno chiesta la assegnazione per realizzare iniziative destinate a recare beneficio illegittimicio non a 6 persone con prole, ma a centinaia di utenti. A seguito delle omissioni e illegittimità dell'iniziativa, il CdQ ha proposto ricorso al Tar, che sarà discusso il 18 maggio".
2. LAGHETTO DELL' EUR NEL RISTORANTE DEL JET SET IL RICOVERO DEI DISPERATI
Alberto Custodero per ''la Repubblica - Roma
il jet set ristorante eur come e oggi
Una baracca abbandonata nel cuore dell' Eur, affacciata sul laghetto, a pochi metri dal futuro Acquario di Roma. Nella struttura fatiscente, vivono in modo stabile, e di espedienti, numerosi senza tetto, romeni, rom, immigrati nord africani. «Rubo perché ho fame», racconta Alex, trentenne di origine romena.
«Sono stato arrestato tempo fa per aver rubato l' auto di un carabiniere - racconta - poi denunciato per furto in un supermercato. Mi sono drogato. Ora in attesa dei processi sto cercando di cambiare vita. Non mi drogo più, rubo solo per mangiare». Alex litiga con un immigrato che gli ha rubato una branda a suo dire «più comoda» in un giaciglio di fortuna. Poi si arrabbia con un connazionale - frangia mesciata bionda - che accusa di non lavarsi da molti giorni. «Ha i piedi che puzzano di topo marcio», dice.
come era il ristorante jet set
In quel covo di disperazione ricavato nei resti pericolanti e marciti dell' ex (lussuoso) ristorante Jet Set, trovano rifugio saltuario prostitute, malviventi e spacciatori. Vivono accampati tra cumuli di immondizia e spazzatura, coperte luride e stracci, tappeti di cicche di sigarette e resti di spinelli, siringhe. E pentole arrugginite. C' è l' acqua corrente, dal tetto penzola un cavo della luce che - dicono - è allacciato abusivamente.
come era il ristorante jet set
Come "ombre", ospiti abusivi entrano ed escono da quella baraccopoli in miniatura da varchi quasi invisibili aperti nella recinzione. Gli stessi varchi attraverso i quali entra ed esce una comunità di gatti randagi, accudita da un gruppo di gattare. Il pavimento a palafitte che digrada sulla riva del laghetto è marcio e pericolante. Sotto, si nascondono i nidi delle oche e delle anatre che di giorno popolano il laghetto. «Di sera vengono i ragazzi del quartiere a spinellarsi», spiffera Alex.
Ironia vuole che sul sito dell' adiacente - e costruendo - Acquario di Roma, si legga: "consegneranno ai cittadini un' area ristrutturata e bonificata, dove sparirà ogni traccia di degrado". E invece il degrado si trova a pochi passi dal complesso Mediterraneum, in quel chilometro quadrato di parco che ospitava il Jet Set, ora abbandonato a se stesso. Il Jet Set exclusive restaurant era anche discoteca e night club. Il lussuoso locale fu acquistato da Roberto Fantauzzi, proprietario di locali molto in voga a Roma.
come era il ristorante jet set
L' abbandono dell' ex ristorante risale ad alcuni anni fa, da quando (paradossalmente), la società che l' aveva preso in gestione aveva deciso di ristrutturarlo. Erano gli anni della giunta Alemanno, e delle indagini di Mafia Capitale che avevano coinvolto anche l' ente Eur. A molti imprenditori e affaristi faceva e fa gola quella terrazza di 400 metri quadri sul laghetto accanto all' Acquario che- secondo un sondaggio della Luiss - porterà un milione di visitatori l' anno. Non appena la società che gestiva il ristorante ha presentato la domanda di ristrutturazione, è iniziata una ingarbugliata vicenda giudiziaria che ha interessato Eur spa, Ufficio Condoni del Comune, sovrintendenza (la struttura è sotto vincolo), e Tar.
Diffide si sono susseguite a ricorsi e controricorsi, sfratti a cause per milioni di danni presso il tribunale civile. La storia giudiziaria è destinata a trascinarsi ancora per anni se le parti non si metteranno d' accordo. Nel frattempo, quella baracca abbandonata rappresenta un rischio per la sicurezza delle migliaia di persone che frequentano il parco.
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