FLASH! - FERMI TUTTI: NON E' VERO CHE LA MELONA NON CONTA NIENTE AL PUNTO DI ESSERE RELEGATA…
Lettera di Giampiero Mughini a Dagospia
GIAMPIERO MUGHINI CON IL SUO CANE BIBI
Caro Dago, vedo che si fa molto aspra la contesa-show che oppone gli animalisti al mio amico Peppino Cruciani, che li aveva stuzzicati con l’esibire un salame che si diceva fiero di stare per mangiare. Da cui l’irruzione in favore di camera di un gruppo di ragazzi e ragazzine nella redazione milanese della radio da cui quotidianamente Peppino e Davìd Parenzo prendono il mondo a calci negli stinchi.
Dico subito, a evitare ipocrisie, che anche a me il salame piace molto. Dico subito, e con la massima serenità, che se dipendesse da me smetterei domattina di mangiare animali che sono stati uccisi all’uopo.
Il salame a me piace molto, ma mi piace molto anche il porcellino di cui dicono che sia un animale intelligente e di cui immagino con dolore il suo sguardo sconvolto mentre vede che lo stanno per scannare. Solo che questa è una dura, spietata e difficilissimamente modificabile legge del creato.
Su questa terra ci sono specie più forti e più organizzate che per la loro sopravvivenza uccidono e mangiano specie più deboli. Noi uccidiamo i maiali, i conigli, il tonno, le anguille, talvolta anche i cavalli, e di questi ultimi la sola idea mi ripugna. In Cina fanno una strage dei cani.
Non mangiassimo gli animali, la nostra specie sarebbe più debole, più difficile da nutrire, tanto più nei Paesi poveri che il “bio” non sanno neppure che cosa significa. Sono stato in vacanza a Matera, nelle cui caverne fino a cinquant’anni fa vivevano assieme uomini e animali e si guardavano ogni giorno in faccia e finché i primi non decidevano di “mangiare” i porcellini e le galline che avevano vissuto con loro.
cruciani con il salame anti vegani
Per moltissimi abitanti di Matera era l’unica economia e l’unica forma di sopravvivenza; dubito che i nostri amici “animalisti” mezzo secolo fa avrebbero avuto di che fare un comizio o una performance da quelle parti.
luca bizzarri solidarieta con cruciani e il suo salame
Ricordo un racconto (bellissimo) di Italo Svevo in cui narra di uno che sta portando la sua bestiola (mi pare fosse una pecora) al macello e la appende a un piede prima di ucciderla e Svevo descrive al modo suo lo sguardo dell’animale, stupito che la persona con cui aveva vissuto a lungo stesse per annientarla.
Qui vicino alla mia casa romana c’è quello che si chiamava il Mattatoio. Lo era. Ogni volta che ci entro, l’angoscia mi stringe la gola. Le acque del Tevere diventavano ogni volta rosse di sangue. Questa è stata, è, e sarà la vita delle nostre società. E del resto se i porcellini e le pecore esistono, è perché qualcuno dà loro da mangiare in vista della destinazione finale.
Non tutti potrebbero permettersi di tenere nel loro giardino, e a puro scopo di amore, una dozzina di animali come fa la mia adorata Brigitte Bardot. Ne parlo con angoscia e forse con qualche vergogna. Ma è la legge del creato, e del resto gli animali tra loro non fanno complimenti. I più forti uccidono i più deboli.
brigitte bardot e i suoi animali
Beninteso ci sono mille modi per attenuare questa realtà dura e cupa. Se vedo una pelliccia addosso a una donna, provo per lei disprezzo. Vorrei che i canili per cani spersi e abbandonati fossero più ospitali (Ma è impossibile. Nessun canile può dare a un cane quello di cui ha più bisogno, La carezza di chi lo ama.) Vorrei che le condizioni di allevamento degli animali destinati alla morte fossero le meno spietate possibili, e su questo ci sono libri e studi e proposte ragionevoli.
brigitte bardot e i suoi animali
Di certo mai e poi mai esibirò un salame con fierezza, perché non ne sono fiero. Di certo, a solo sentire la parola “caccia” ho un sussulto e un moto di orrore. Accamparsi alla mattina presto con un gran fucilaccio pur di sparare a un uccellino di passaggio. Dio mio, che roba.
I cacciatori dicono che in questo modo loro trovano un rapporto con la natura. A forza di pallottole contro animaletti indifesi. Propongo loro un’altra via per conoscere la natura. Perché non sfidano a mani nude un caimano? Più natura di quella. Più sfida di quella.
E poi c’è che ridurre qualsiasi argomento alla misura di uno show, significar restare lontanissimi dalla verità. Che come sempre non è tutta da una parte o dall’altra. E’ una verità complessa e contraddittoria. Sempre. In ogni campo. E tanto più quando c’è di mezzo la vita e la morte.
RISSE VERBALI, PRESIDI DIMOSTRATIVI, BOTTE PROMESSE: CHI SONO LE VERE BESTIE?
Nunzia Clemente per http://www.dissapore.com/
C’è una radio spazzatura fatta di risse verbali e insulti, di ti piscio in testa. Una radio che disturba, mette ansia, è antiestetica. Avete riconosciuto nella breve descrizione la radio che fa Giuseppe Cruciani? Non siete i soli.
Ma questo cosa c’entra con il presidio sotto la sede di Radio 24 del gruppo di animalisti vegani che si sono sentiti presi di mira durante le sue trasmissioni? Cosa c’entra con l’evidente intenzione di picchiare il conduttore de La Zanzara, costretto a scappare dopo essersi presentato con un salame in mano?
E cosa c’entrano le minacce e gli insulti rivolti allo scrittore Camillo Langone sul suo profilo Facebook per essersi opposto alle opinioni vegetariane di Giulia Innocenzi nella trasmissione Fuori Onda, trasmessa da La 7 la sera di Pasqua? (La puntata più vista della stagione con 834.000 telespettatori, 3,94% di share).
O per tornare a qualche giorno fa, cosa c’entra il picchetto di malintenzionati pseudo-animalisti che gridava fuori dal locale milanese di Carlo Cracco Questo è un ristorante di merda oppure Cracco è un assassino perché cucina gli animali, dopo che lo chef aveva preparato un piatto a base di piccione a Masterchef?
vegani contro cruciani fuori da radio24
E cosa pensano di questi Nazivegani persone Umberto Veronesi, Jovanotti, il rugbista Mirko Bergamasco, Serena Williams, Paul McCartney o Prince, tutti vegetariani o vegani convinti?
Cosa pensano di chi, anche in nome e per conto della loro stessa causa, pratica estremismo sguaiato e minaccia violenza fisica?
Una cosa è la scelta vegana, altro è, sebbene provocati da un fanfarone, brandirla come un’arma pretendendo che il mondo intero la condivida. O che capisca, specie di questi tempi, un altro fanatismo.
Il suggerimento di mangiare cibo vero, non troppo, per lo più vegetale (à la Michael Pollan) è pieno di buon senso e messo in pratica perfino da carnaioli assidui come noi di Dissapore.
I 4,5 milioni di italiani che non mangiano più carne per rispetto verso gli animali o per ragioni di salute, che frequentato le notti vegan o i ristoranti vegetariani, se propio devono fare proselitismo, usino questi argomenti per convincere le tante persone, al mondo, che vegetariane e vegane non sono.
Per fortuna diventarlo è ancora una scelta, rispettabile, ma sempre una scelta. Non c’è aggressività, questa sì bestiale, che possa renderla obbligatoria.
Cosa ne pensano vegetariani e vegani pieni di buone intenzioni e che non fanno della loro scelta una ragione di disprezzo verso gli altri? Si sentono rappresentati da questi animalisti bellicosi come bestie?
peta e i vegani migliori a lettovegani contro cruciani
Giampiero Mughini
Ultimi Dagoreport
“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA…
DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA…
DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA…
DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ,…
DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI…