CHI SOSTIENE PEREIRA? – PRIMA DI TOGLIERE IL DISTURBO, LISSNER SI TOGLIE QUALCHE SASSOLINO DALLA SCARPA E LO LANCIA CONTRO IL SUCCESSORE: "HA MODIFICATO UNA STAGIONE PRONTA. IO NON HO MAI FATTO UNA COSA SIMILE"

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1-SCALA: PISAPIA, CDA PRESO DECISIONE, SARA' COMUNICATA
Dall'"Ansa"

"Il Cda ha preso una decisione. Dobbiamo fare dei passaggi formali obbligatori per legge e dopo farò una comunicazione ufficiale con una conferenza stampa, spero in giornata": lo ha affermato, dopo 3 ore di Cda del Teatro alla Scala, il presidente della Fondazione e sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, in merito al futuro del sovrintendente designato Alexander Pereira.

2-STÉPHANE LISSNER: "PEREIRA HA MODIFICATO UNA STAGIONE PRONTA IO A PARIGI NON L'HO FATTO"
Pieluigi Panza per il "Corriere della Sera"

Ha tracciato un bilancio positivo e felice dei suoi nove anni alla Scala, ieri, il sovrintendente Stéphane Lissner. Poi si è tolto qualche sasso dalla scarpa con la stampa e, spinto dai giornalisti, ha accennato al suo successore, quell'Alexander Pereira di cui oggi il Cda del teatro dovrebbe decidere la sorte.

«Tutti i Paesi d'Europa fanno transizione di anni tra i sovrintendenti. Forse qui non si è abituati. Se ci sono stati errori dovete chiedere al Cda. La stagione 2014-15 che io ho presentato era pronta e in equilibrio finanziario. Pereira ha fatto delle modifiche: alcuni titoli sono rimasti, alcuni ritirati, altri aggiunti.

Io, a Parigi, non ho cambiato nulla di quanto pianificato da Nicolas Joel (il suo predecessore all'Opera, ndr)». È stato questo l'unico, ma significativo, accenno diretto al «caso Pereira», al quale si aggiungono le considerazioni che si possono trarre dai dati presentati. «In nove anni abbiamo fatto 172 produzioni, 117 di opera e 55 ballo», ha riferito Lissner. «Le coproduzioni sono state 26, di cui 12 andate in scena prima alla Scala.

Non ho acquistato opere ma abbiamo fatto 15 affitti. Complessivamente 131 allestimenti sono stati fatti in Scala, riprese comprese (ndr anche dagli anni precedenti la sua gestione), ma circa la metà sono state nuove produzioni».

Quindi il bilancio dei suoi anni. Pochi i riferimenti artistici, molti economici. Tra i primi, il ricordo dello spettacolo più amato (Il Tristan di Barenboim e Chéreau) , la complessità di rappresentare l'opera italiana («alcuni cantanti si sono rifiutati di venire a cantare il repertorio italiano per timore dei fischi; per convincere Anja Harteros a cantare il Simon Boccanegra ci sono voluti 5 anni), l'orgoglio per aver portato quasi tutti i migliori cantanti e i direttori d'orchestra, a parte Simon Rattle e Riccardo Muti:

«Nel 2010 gli ho inviato una lettera per invitarlo a dirigere qualunque titolo nell'anno verdiano e wagneriano. Non ha risposto». Una stoccata sull'orchestra: «La sua qualità è migliorata grazie a Barenboim, anche perché ha ampliato il repertorio».

Lissner ha ribadito che «nove-dieci anni per un sovrintendente in un teatro sono sufficienti» e ha insistito su due aspetti: l'equilibrio economico (con lui 9 anni di bilancio in pareggio) e l'impegno dello Stato per conservare il teatro pubblico, «e in Italia questo aspetto non c'è perché lo Stato destina solo lo 0,6% del bilancio alla cultura».

Con un Fus in calo del 25% «abbiamo portato il patrimonio netto da 32 milioni a 35, aumentato la biglietteria del 40% (da 21 a 30,3 milioni), portato gli abbonati da diecimila a 16.962. Su 950 milioni di bilancio abbiamo ricevuto in 9 anni solo 3 milioni di fondo straordinario.

Oggi su un bilancio di 115 milioni, 43 sono privati. La Scala ha 32 milioni di biglietteria e 42 di contributi pubblici e si mantiene per ricavi propri al 63%, unico teatro in Europa». E questo grazie ai contributi dei fondatori, anche di quelli (Mapei, Telefonica e Tod's) che nemmeno siedono nel Cda.

Lascia un teatro decisamente rinnovato per il tipo di spettacoli proposti e un buon rapporto con lavoratori e l'Accademia: «Avevamo 523 allievi nel 2005, oggi sono 1.191 e il 70% di loro trova un posto di lavoro».

 

 

ALEXANDER PEREIRA ALEXANDER PEREIRA E MOGLIE BONA ALLA PRIMA DELLA SCALA 2013NAPOLITANO SALUTA LISSNER GUARDAFRANCESCO MICHELI STEFANE LISSNER MITOSettembreMusica foto di Andrea Mariniello FRANCESCA COLOMBO GIULIANO PISAPIA FRANCESCO MICHELI loggione del teatro alla scala napolitano all opera di roma per la prima di riccardo muti teatro scala