DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL…
Marco Palombi per il "Fatto quotidiano"
Si sente ancora troppo poco parlare di contenuti e di soluzioni dei problemi". Il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, vista la trincea in cui ha lavorato negli ultimi 15 mesi, ieri è tornato a lamentarsi di una campagna elettorale che ritiene poco in sintonia coi reali bisogni del paese. Il nostro invece - che non a caso viene dal mondo dell'impresa e della finanza - è fattivamente impegnato anche in queste ore nella risoluzione dei problemi dei cittadini.
Quel che poco che si può fare, un passo alla volta, come si conviene ad una persona che preferisce la serietà dei contenuti alle fanfaronate del marketing elettorale. E Passera ha cominciato intanto a fare qualcosa per una trentina di persone che fanno parte del suo staff, alle quali ha pensato di risolvere il problema di cosa fare da qui a luglio: gli ha infatti rinnovato l'incarico "di diretta collaborazione col ministro" fino al 30 giugno, quando lui non sarà più in carica da almeno tre mesi.
Sono i saldi di fine stagione dei tecnici prestati ad una politica che sembrano conoscere benissimo: non si tratta di cifre da far tremare i polsi, per carità , ma in tempi di spending review e di revisione dell'organico della Pubblica amministrazione (ministero dello Sviluppo incluso) pare di scorgere in questo atto una eccessiva liberalità nell'uso del denaro pubblico.
Come si può facilmente verificare sul sito del dicastero Passera ha provveduto a prolungare per altri sei mesi almeno 29 tra co.co.co e contratti a tempo determinato (dalla segreteria al gabinetto, dal legislativo ai portavoce) in un periodo in cui il ministro non deve fare nulla o quasi.
Il costo per 180 giorni si aggira attorno al mezzo milione di euro lordi, il regalo - dando per scontato che entro marzo avremo un nuovo ministro con un nuovo staff - può dunque essere calcolato in 250mila euro: non ci si risana il bilancio pubblico, come detto, ma resta un po' fastidioso. Non manca, a leggere l'elenco, nemmeno una possibile piccola nota di colore sull'affascinante mondo del sottopotere romano.
Tra i rinnovati figura, infatti, anche Rossella Lehnus, ricercatrice della Fondazione Bordoni, esperta di Tlc e coordinatrice dell'Agenda digitale: la dottoressa collabora col ministero da lunga data, ma ha assunto un ruolo di preminenza solo negli anni del Cavaliere, quando anche suo marito, Roberto Sambuco, "amicissimo" di Bisignani (dice il buon Luigi), ascese alle alte sfere del ministero diventando capo del fondamentale Dipartimento comunicazioni. Passera, ovviamente, l'ha confermato nel suo ruolo e Sambuco è ancora lì (e, fino a giugno, anche la sua signora): i papi passano, come si vede, ma Roma è sempre lì.
Ministro Passera Corrado Passera Corrado Passera e Giovanna Salza
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