UN SOMBRERO SUL CAVALLINO - IL SUPERMILIARDARIO MESSICANO SLIM NUOVO SPONSOR FERRARI: UNA MOSSA ANCHE POLITICA PER PESARE DI PIÙ ALL’INTERNO DELLA FIA E CAMBIARE IL REGOLAMENTO: IL TYCOON MESSICANO È IN GRADO DI SPOSTARE I VOTI DELL’AMERICA LATINA

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Stefano Mancini per “la Stampa”

 

Entra Carlos Slim, uomo più ricco del mondo 2013, escono Nikolas Tombazis e Pat Fry, tecnici a cui finora erano stati perdonati tanti insuccessi. Difficile stare dietro alla rivoluzione Ferrari: tre annunci in due giorni, incluso il nuovo organigramma. Lunedì era stato comunicato l’ingaggio di Esteban Gutierrez, messicano ex Sauber, con la qualifica di collaudatore. 
 

Rivoluzione messicana
Qualcuno aveva storto il naso leggendo il curriculum del ragazzo, che è uno dei cinque piloti titolari a non aver ottenuto nemmeno un punto nel 2014. Da ieri è più chiaro il senso dell’operazione: Gutierrez fa parte del pacchetto che porta a Maranello le risorse finanziarie e l’appoggio di America Movil, colosso sudamericano delle telecomunicazioni, e dei suoi principali marchi (Telmex, Telcel e Claro).

 

sophia loren festeggia gli 80 con carlos slim e forest whitaker in messicosophia loren festeggia gli 80 con carlos slim e forest whitaker in messico

A capo del nuovo sponsor c’è appunto Slim, che secondo la rivista Forbes dal 2010 al 2013 è stato in testa alla classifica dei paperoni. Le cifre sul contratto, com’è prassi in Formula 1, non vengono rivelate. L’investimento di Slim nella Sauber era comunque stimato in 16 milioni di dollari: in Ferrari potrebbe essere quasi il doppio.
 

I loghi delle sue floride aziende compariranno dal 2015 sulle monoposto di Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel, ma non sostituiranno le insegne del Banco Santander: lo sponsor spagnolo resta fedele al Cavallino (l’accordo di sponsorizzazione scadrà a fine 2017) malgrado la partenza di Fernando Alonso.
 

CARLOS SLIM CARLOS SLIM

Mossa politica
Dietro l’aspetto commerciale, l’operazione della Ferrari ha anche una valenza politica. Uno degli obiettivi della nuova gestione Marchionne-Arrivabene è aumentare il peso specifico della Scuderia e cambiare le regole che i tedeschi della Mercedes vorrebbero congelare per mantenere l’attuale superiorità tecnica. L’alleanza con Slim è importante soprattutto all’interno della Federazione internazionale, perché il tycoon messicano è in grado di spostare i voti dell’America latina.
 

Promossi e bocciati
L’ultima novità di giornata, che chiude la prima fase del rinnovamento, è la pubblicazione dell’organigramma. «Un’organizzazione più piatta e con responsabilità chiare», scrive la Ferrari. Promossi e cacciati sono quelli previsti e mormorati nelle ultime settimane.

Ferrari sede MaranelloFerrari sede Maranello

 

Al vertice del progetto rimane James Allison, che almeno inizialmente dovrà sdoppiarsi fra ufficio tecnico e pista: tra i suoi compiti ci sarà anche la direzione degli ingegneri di pista che negli ultimi quattro anni era stata affidata a Pat Fry.

 

Sua sarà la «responsabilità complessiva della realizzazione di una monoposto competitiva», dicono a Maranello. Ad Allison risponderanno due tecnici italiani cresciuti in casa: Simone Resta curerà telaio e aerodinamica, Mattia Binotto dovrà risolvere i problemi della power unit, dal turbo al sistema ibrido, che tanti guai hanno dato quest’anno. 
 

Sebastian  Vettel Sebastian Vettel

«Nikolas Tombazis e Pat Fry lasciano la Ferrari», così si chiude il comunicato ferrarista. Tombazis, che godeva della fiducia di Allison, ha progettato le ultime sei monoposto perdenti. Quando si trattò di decidere tra lui e Aldo Costa, a inizio 2011 la Ferrari cacciò il tecnico che adesso è un punto di forza dello squadrone Mercedes.

 

Fry, invece, fu chiamato a sostituire Chris Dyer dopo l’errore di strategia che nel 2010 ad Abu Dhabi costò il titolo a Fernando Alonso. Errori del genere non furono mai più commessi, anche perché Alonso non arrivò più così vicino al Mondiale. 
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