DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Alberto Dandolo per Dagospia
La realtà, si sa, non ha mai una faccia sola. E nel caso dell’estate di Mykonos ne ha almeno due. O quanto meno vive di due macro (e macabre) categorie. Da un lato c’è il crème caramel dell’“auto-proclamatosi” jet set internazionale, che si ostina a rinchiudersi in feste esclusive, raduni off-limits ai comuni mortali e che vive ovattato nel suo “ego-centrismo” isterico e snob.
Dall’altro invece c’è la vita che scorre, assieme ai litri di vodka e cuba libre, dei mejo fulminati in circolazione, che sono qui a Mykonos per tre uniche ragioni: farsi, ubriacarsi e fottersi (scusate la cruda sintesi).
Eppure questi “due mondi” non sono poi così lontani. Convivono pacificamente nello stesso fazzoletto di terra e quando arriva la notte, e non si ha più l’obbligo di mostrare al mondo il meglio di sé, si incontrano, si piacciano e a volte si “accoppiano”.
E’ il caso della snobbissima festa di compleanno di uno dei “shoes designer” (un disegnatore di scarpe) più noti al mondo: Brian Atwood.
Il nostro Brian è una vera celebrità della moda. Le sue creazioni hanno fasciato i piedoni delle sorelle Kardashian, di star del calibro di Madonna e di tutte le signorone liftate, botulinate e annoiate della New York dell’Upper West Side in su.
Per festeggiare le sue “indefinite” (non ha dichiarato quante candeline spegneva) primavere lo stilista, munito di “virile” ventaglio personalizzato, ha organizzato a suon di dollaroni un mega party dal titolo: “l’antica Grecia” (che fantasia!). Tutti pervestiti come se si dovesse andare a fare un pic-nic al Partenone, passando dalla Loggia delle Cariatidi.
E di “cariatidi “ alla festa ce ne erano a iosa. E non parliamo del mitologico Valentino di biancovestito e con capello color aragosta d’ordinanza, accompagnato dal suo ex socio e compagno di vita Giancarlo Giammetti. I due erano assieme, oltre che a un nugolo di bonazzi poco più che ventenni, alla loro nuova musa: l’attrice Olivia Palermo. Cartellino timbrato anche per la solita Kim Kardashian in transito dai bagordi di Ibiza, Heidi Klum e per la svalvolata Lindsay Loan (che ha fatto continuamente avanti e indietro dalla toilette).
Torta gigantesca portata in spalle da una decina di “antichi greci” (in realtà un gruppo di ragazzoni palestrati) e tanti lazzi, frizzi e cotillon.
Ma a fine serata e dopo qualche drink di troppo, una parte degli ospiti si è diretta al Paradise Club, la disco più tosta di Mykons e si sono ‘’amalgamati’’ con i comuni mortali. Tra danze, altre bevute e musica a palla.
Molti volti presenti al Paradise erano stati visti anche al mattino al Tropicana Party, su una delle spiaggia più belle dell’isola. Al Tropicana tutto è all’insegna del divertimento sfrenato. Famoso lo "champagne party", dove migliaia di ragazzi si tracannano altrettante migliaia di bottiglioni di bollicine. C’è champagne ovunque. Bottiglie che girano e che si “posano” in ogni dove: tra le fauci, tra le zinne e persino tra le chiappe.
Ma lo spettacolo vero qui è alle prime ore dell’alba. Trovi gente che si ammucchia nelle “locations” più inusitate. Chi vi scrive una volta ha assistito ad un accoppiamento in pieno centro urbano, alle 7 del mattino sotto l’ingresso di un ufficio postale. Qui non si va troppo per il sottile. Se si ha una voglia, la si vive. Al momento e senza pudori.
Ed è proprio in queste prime ore del mattino che può capitare di vedere appartati su una spiaggia, o in un patio di un vecchio palazzo, o nella stanza di un hotel a ore il “popolo” di quei “due mondi” che giammai vedrete assieme a pranzo davanti a un piatto di mussaka.
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