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Francesco Salvatore per “la Repubblica - Roma”
Le ha spento la sigaretta sul viso perché aveva risposto con lo sguardo all’ammiccamento di un coetaneo. Autore del brutale gesto non è un criminale scafato ma un 16enne romano che porta il cognome di una famiglia nota per le frequentazioni assidue nelle aule di tribunale. Vittima della violenza è la sua fidanzatina, poco più che quindicenne. Lo scorso 30 marzo, all’interno di un bar nel centro di Ciampino, poco fuori Roma, il giovane ha reagito nel peggiore dei modi ad un presunto scambio di occhiate tra lei e un altro giovane.
Dopo averla trascinata all’esterno del locale l’ha aggredita verbalmente, ha stretto fra le dita la sigaretta che stava fumando e gliel’ha schiacciata sulla guancia. La vittima non ha fatto in tempo a scostarsi, ed è stata bruciata. Fra le lacrime è corsa a casa e poi in ospedale insieme ai genitori, dove le hanno riscontrato un’ustione di primo grado e dato una prognosi di sei giorni.
La vicenda, però, non è finita nella sala del pronto soccorso; ha avuto un suo epilogo al tribunale per i minori. Il sedicenne, dopo la denuncia dei genitori della vittima, è finito a giudizio. Lesioni volontarie è stata l’accusa contestata dal pm Anna Di Stasio. Due settimane fa si è celebrato il processo, al termine del quale il giudice ha deciso di concedere per il giovane imputato il perdono giudiziale. A giocare in favore del minore la sua fedina penale, senza alcun precedente. «Ho fatto una stupidaggine - si è giustificato in aula l’adolescente - mi sono fatto prendere dalla rabbia».
Un incomprensibile gesto di gelosia, quindi, quello compiuto dal 16enne, che potrebbe causare non solo un danno fisico alla vittima ma, se dovessero rimanere cicatrici, anche delle conseguenze psicologiche.
E’ la fine dello scorso marzo quando i due fidanzatini si trovano nel bar “Boccanera” di Ciampino. Nel locale, oltre a loro, ci sono altri giovani, adolescenti che fanno parte di differenti comitive. Si parla e si scherza. Ci si osserva. Un ragazzo allunga lo sguardo verso una coetanea. Forse le fa un cenno con la testa, ammicca. Lei lo guarda. Il tutto - se effettivamente è andata così e non sia stato solo un malinteso - non passa inosservato dal fidanzato dalla ragazza. Basta poco a farlo diventare una furia. E quel gesto deve essere punito con la sigaretta spenta sul viso.
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